Lamezia Terme – E’ stato assolto per non aver commesso il fatto Pietro Iannazzo, imputato nel processo “Dirty soccer” sul calcioscommesse, scattata nel maggio 2015. A Iannazzo, insieme ad altre persone, veniva contestata un’associazione finalizzata all’alterazione dei risultati sportivi di incontri di calcio. L'operazione “Dirty Soccer”, ovvero “calcio sporco” era scattata nel maggio dello scorso anno e aveva portato al fermo di 50 persone, mentre altre 70 sono state indagate in stato di libertà. Secondo la Dda di Catanzaro sarebbero state organizzate una serie di combine di partite di calcio dei campionati di Lega Pro e Lega D nella stagione 2014-15. Dell'organizzazione avrebbero fatto parte giocatori, allenatori e direttori sportivi che avrebbero alterato i risultati di alcuni match con lo scopo di realizzare lucrose vincite attraverso il sistema delle scommesse.
Il Tribunale Penale di Cosenza, ha assolto Pietro Iannazzo (difeso dagli avvocati Renzo Andricciola e Francesco Gambardella) con la formula piena per non aver commesso il fatto, ed Alessio Galantucci (difeso dai legali Piero e Giuseppe Perri). Il Gip Ditrettuale di Catanzaro seppur aveva rinviato a giudizio Iannazzo e Galantucci, su sollecitazione delle difese, aveva già escluso l’aggravante del metodo mafioso. Iannazzo e Galantucci, insieme a Riccardo Petrucci (posizione definita in abbreviato), erano imputati per aver alterato l’incontro di calcio valevole per il campionato di Eccellenza 2015, tra Scalea e Castrovillari, che vedeva incidentalmente coinvolto il Sambiase. Gli altri filoni del processo sono ancora in corso svolgimento a Reggio Calabria, Lamezia Terme, Napoli ed altri Tribunali italiani.
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