Lamezia Terme - Il 24 novembre scorso si è tenuta la cerimonia di consegna degli attestati ai vincitori del prestigioso concorso di arte e letteratura “Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti”. L’evento organizzato dalla presidente dell’associazione “Arte per Amore”, Barbara Benendetti, e in collaborazione con varie istituzioni e realtà nazionali, raccoglie e premia artisti e autori da tutto il mondo ed è giunto quest’anno alla sua quarta edizione. In quest’ultima edizione fra i primi dieci premiati si è piazzato l’autore lametino emergente il prof. Samuele Torchia ( nella foto all’atto della premiazione), con il suo libro “ Il Tesoro di Alarico” che ha superato una selezione di oltre 500 opere e giudicato dalla giuria, “Avvincente e istruttivo nonché profondo nei contenuti, adatto a un pubblico di tutte le età”.Inoltre l’autore sarà coinvolto in una collaborazione con l’associazione “Arte per Amore” e altri autori del Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti, ad un progetto da svolgere nelle scuole, che intende sensibilizzare e promuovere l’arte e l’amore per essa fra i più giovani, sul territorio calabrese. L’autore, unico calabrese a concorrere alla manifestazione, ha espresso al momento della premiazione, il suo desiderio, con questo libro, di portare a conoscenza tutto il mondo delle bellezze paesaggistiche e della ricchezza culturale e storica della sua terra la Calabria, dove è principalmente ambientato il romanzo.
In breve il libro riprende la storia di Alarico, re dei visigoti che dopo aver compiuto il primo sacco di Roma nel 410 d.c. misteriosamente muore in Calabria nei pressi di Cosenza dove viene seppellito con tutto il tesoro di Roma; il romanzo gravita sulla ricerca di questo tesoro da parte dei due avventurosi protagonisti. “Ciò che mi ha dato l’ input per scrivere il libro - spiega l’autore - è che i fatti storici riportati sono realmente accaduti e che, leggenda o no, il tesoro non è mai stato ritrovato, per cui con questo libro intendo riscoprire le meraviglie della nostra terra travagliata, accompagnando il lettore coinvolgendolo nella bellezza della storia; e attraverso le emozioni mandare il messaggio che sta a noi tutti cambiare il finale delle nostre storie, compreso quello della nostra terra, della nostra realtà”.
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