
Lamezia Terme - Una full immersion nel mondo della polizia scientifica che, al di là delle rappresentazioni delle tante serie televisive, è un settore professionale complesso che mette insieme competenze scientifiche, tecniche, giuridiche, capacità di osservazione e di analisi.
Si riassume così l’esperienza formativa vissuta dagli studenti del triennio dell’ indirizzo chimica , materiali e biotecnologie del Polo Rambaldi – De Fazio diretto da Simona Blandino, che, nei giorni scorsi, nell’aula Scarselletti dell’istituto, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sul campo con gli operatori della polizia scientifica del commissariato di Catanzaro. Hanno partecipato all’ iniziativa il Comm. Capo Tecnico Rosalba Gemi, il Comm. Capo Tecnico Sabato Volino, l’ Isp. Annunziato De Benedittis, l’ ASS.C.C. Vincenzo Tripodi, la Dott. ssa Ceravolo della Questura di Catanzaro il vice questore di Lamezia Terme, Dott.ssa Concetta Gangemi che si sono coordinati coi docenti referenti Teresa Zangari e Michelangelo Lepore e il dipartimento di chimica tutto.
Raccolta delle impronte digitali e delle varie tracce biologiche, individuazione del numero di matricola di un’arma, analisi di macchie anomale e sospette: queste alcune delle operazion messe in atto ricostruendo una vera e propria scena del crimine, dove gli studenti hanno avuto l’opportunità di impiegare le conoscenze acquisite nel loro percorso di studi. Quindi, dopo la prima fase di osservazione e analisi, ci si è spostati nei moderni laboratori di chimica e biologia dell’istituto dove gli studenti hanno eseguito analisi spettrofotometriche per indagare la presenza e la natura di sostanze stupefacenti sospette, tipiche indagini che vengono eseguite in seguito a prelievi fatti dalle volanti che monitorano il territorio o negli aeroporti per sventare il traffico internazionale di droga.
Nel laboratorio di biologia gli studenti hanno analizzato tracce ematiche attraverso l’utilizzo di test immunoenzimatici rapidi che permettono di comprendere la natura del sangue rinvenuto sulla scena del crimine e quindi stabilire se si tratta di sangue umano oppure di differente natura. Inoltre hanno analizzato tracce tricologiche attraverso lo stereomicroscopio.
Oltre gli aspetti pratici dell’attività quotidiana della polizia scientifica, i ragazzi hanno avuto modo di porre agli operatori domande sui tanti aspetti che caratterizzano un lavoro estremamente delicato, sull’importanza di una formazione tecnologica e scientifica di base che offra gli strumenti per muoversi nei diversi casi che si presentano all’attenzione della Polizia. Domande e suggestioni che hanno dato agli studenti del Rambaldi-De Fazio spunti utili per le loro scelte formative e professionali future.
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