Falerna - "Ci sono giorni in cui la terra sembra parlare. Lo fa con il fruscio delle spighe al vento, con il passo lento tra i solchi, con le mani che raccolgono e le voci che raccontano". Il 27 luglio, a Falerna, tornerà a farsi sentire con forza la voce della tradizione, grazie alla quarta edizione di “Le Vie del Grano – dalla tradizione all’innovazione”, una mattinata "intensa, viva, autentica", organizzata dall’APS “I Briganti del Mancuso”, in collaborazione con Slow Food Lamezia Terme, l’INAP – Istituto Nazionale Assaggiatori Pani, l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria – Dipartimento di Agraria, e l’azienda agricola Barbagallo, produttrice di pasta e farine bio da grani antichi.
L’evento si concentrerà interamente durante la mattinata, nelle campagne di Falerna, dove si tornerà a mietere il grano a mano, fianco a fianco con gli anziani del posto, che condivideranno storie ed esperienze di quando, da giovani, quel gesto era parte quotidiana della loro vita. Sarà un momento speciale, di memoria viva e partecipazione, che unirà le generazioni nel segno del rispetto per la terra e per chi l’ha sempre lavorata. A rendere ancora più autentica l’atmosfera, ci sarà la colazione del contadino, con i piatti semplici e genuini che un tempo si consumavano nei campi durante la mietitura: sapori schietti, profondi, che raccontano un’epoca in cui ogni pasto era frutto di fatica, gratitudine e condivisione.
Non mancheranno i canti e i suoni della tradizione popolare, che accompagneranno ogni momento con la loro forza evocativa, insieme alla presenza delle ragazze in abito tipico della “Pacchiana”, vere icone viventi del nostro patrimonio culturale. Ma accanto alla bellezza dei gesti antichi, ci sarà anche spazio per l’innovazione. I partecipanti potranno assistere all’azione della mietitrebbia e dell’imballatrice, due mezzi che hanno rivoluzionato il mondo agricolo, trasformando il lavoro nei campi e aprendo nuove strade nella produttività e nell’organizzazione delle comunità contadine.
Durante la mattinata si terrà inoltre un ciclo di interventi con esperti, studiosi e professionisti del settore agroalimentare e ambientale. Parleranno il docente di discipline agrarie il Dott. Agr. Michele Ferraina - sulla coltivazione dei grani antichi tra tradizione e innovazione; il docente presso il dipartimento di Agraria il Prof. Matteo Bognanno – che approfondirà il tema della filiera corta come modello sostenibile e responsabile; il Dott. Agr. Barbagallo e il Bioarchitetto Iannello, con un intervento sui microrganismi legati ai grani antichi, tra salute e biodiversità; e il Dott. Agr. Walter Cricrì, Direttore INAP, che esplorerà il ruolo degli sfarinati come punto d’incontro tra materia prima e gastronomia.
Un evento, questo, che "non è solo celebrazione del passato, ma anche invito a riflettere su un futuro agricolo più consapevole, etico e partecipato. Un’occasione per tornare alla terra, per ascoltare, per toccare con mano, per imparare".
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