Lamezia, Di Martino (Sel): "Su direttore aeroporto nomina assicurata da diversi mesi"

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Riceviamo e pubblichiamo

Lamezia Terme, 21 febbraio - Come si può designare un direttore generale alla SaCal senza aver verificato nel dettaglio e con la dovuta attenzione e discussione nel CdA le diverse candidature proposte? E’ uno dei passaggi che Andrea Di Martino, segretario Regionale di SEL ha effettuato questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Lamezia Terme su iniziativa di Giandomenico Crapis, coordinatore cittadino. “Siamo di fronte ad un vero bluff, ha aggiunto, visto che il bando pubblico ristretto solo a pochi giorni è stato un espediente bello e buono per coprire una decisione già presa nell’ottica più bieca della spartizione politica voluta dal centrodestra calabrese”. Un bando di fatto solo sulla carta. Infatti, alla fine l’incarico è stato affidato a Pierluigi Mancuso, la cui nomina era stata assicurata da molti mesi. “Quello dei trasporti, ha proseguito Di Martino, è un settore fondamentale per la nostra terra, una precondizione per lo sviluppo che, invece, viene considerato un altro elemento di spartizione per tenere insieme tutte le anime e gli interessi del centrodestra che sorreggono, per il momento, la giunta Scopelliti”. Oltretutto, ha proseguito, ragioni di opportunità avrebbero richiesto maggiore cautela. Come tutti sanno la legge anticorruzione, recentemente approvata dal governo nazionale, riserva all’esecutivo, entro sei mesi, l’obbligo di emanare uno o piu' decreti legislativi diretti  a  modificare la  disciplina  vigente  in  materia  di  attribuzione  di  incarichi dirigenziali e di  incarichi  di  responsabilita'  amministrativa  di vertice nelle pubbliche amministrazioni  e negli enti di diritto privato sottoposti a controllo pubblico esercitanti funzioni amministrative o di gestione di servizi pubblici. In questa ottica è già previsto dalla legge 190/2012 la non conferibilità e incandidabilità di coloro i quali  sono  stati  condannati,  anche  con sentenza non passata in giudicato, per reati contro la pubblica amministrazione. Mancuso, nella fattispecie, come riportato nelle scorse ore da un quotidiano nazionale è stato condannato, anche in appello dalla Corte dei Conti, per danno erariale. La stessa legge, in aggiunta, prevede la non conferibilita' di incarichi dirigenziali  per coloro che per un congruo periodo  di  tempo,  non inferiore ad un anno,  antecedente  al  conferimento  abbiano  svolto incarichi o ricoperto cariche in enti di diritto privato sottoposti a controllo o finanziati da parte dell'amministrazione  che  conferisce l'incarico. Anche in questo caso la nomina di Mancuso appare non opportuna in quanto lo stesso è stato indicato dalla regione Calabria in SaCal dopo aver ricoperto, fino ad agosto 2012, l’incarico di commissario all’Afor, sempre su nomina della giunta regionale. Le critiche non si sono fermate qui ed anzi il candidato alla Camera, Gianluca Nunnari ha puntato il dito contro l’attuale politica gestionale della SaCal che, in piena campagna elettorale, sta concedendo avanzamenti di carriera ad una parte del personale senza il necessario confronto preventivo con le organizzazioni sindacali e senza curarsi che tale modifiche contrattuali comporteranno un ulteriore aumento di spesa per un bilancio che ha chiuso l’ultimo esercizio con due milioni di deficit. Sulla querelle relativa all’intitolazione dell’aeroporto lametino è intervento il coordinatore provinciale, Fernando Miletta  che ha richiamato un documento firmato dal centrosinistra locale nei mesi scorsi in cui si lanciava l’allarme sulla gestione della SaCal e rimasto gravemente inascoltato dai livelli regionali e nazionali. “Non spetta alla Regione intitolare il nostro aeroporto, ha detto, è una competenza del Consiglio comunale di Lamezia Terme che farà bene a tenere presente la fondamentale importanza, a livello di marketing e di promozione territoriale, che il nome dello scalo è in grado di veicolare a livello nazionale e internazionale”.Su questo, ha aggiunto Miletta, non abbiamo intenzione di arretrare ed anzi siamo pronti a proporre un eventuale referendum cittadino che siamo certi ricondurrà l’intento della giunta Scopelliti nel giusto alveo dell’arrogante proposta propagandistica .  

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