Lamezia, Giovani Democratico: "In città la vetrina del governo, mentre la Calabria affonda"

giovani-democratici-lamezia14_0e5aa_0d416_7c077.jpg

Lamezia Terme - "L’arrivo a Lamezia Terme della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro degli Esteri Antonio Tajani non è altro che l’ennesima passerella elettorale, pensata più per raccogliere consensi che per affrontare i reali problemi del Paese e della Calabria. Mentre a Roma si governa a colpi di slogan e propaganda, la realtà sul territorio racconta un’altra storia". Così in una nota i Giovani Democratici di Lamezia che, puntano l'attenzione "sul piano internazionale, l’Italia è tra i pochi Paesi europei a essersi piegata senza esitazione alle posizioni più ambigue e irresponsabili di fronte alla tragedia palestinese. Migliaia di bambini morti, città rase al suolo, e il nostro governo che sceglie di chinare il capo, perdendo ogni residuo di umanità e credibilità. È paradossale vedere chi, per anni, ha urlato “sovranità” e “indipendenza nazionale” trasformarsi nei più servili interpreti di una politica estera subalterna, incapace di difendere i valori di pace e giustizia che dovrebbero essere il cuore dell’Europa e dell’Italia".

Sul fronte interno, proseguono i GD "i 'capolavori' non mancano. Dal ddl sull’autonomia differenziata, che aumenterà le disuguaglianze tra Nord e Sud, al ponte sullo Stretto, un’opera faraonica da oltre 10 miliardi che graverà sulle tasche dei contribuenti mentre scuole, ospedali e trasporti restano in condizioni disastrose. È la fotografia di un governo che preferisce il populismo alle soluzioni, le opere da spot elettorale alle risposte concrete. E in Calabria? Reparti ospedalieri che chiudono, strutture sanitarie depotenziate, strade che sembrano un colabrodo e linee logistiche degne del terzo mondo, giovani costretti a emigrare. Tutto questo mentre il centrodestra regionale continua a fare spot elettorali, convinto che basti qualche slogan per ingannare i calabresi. Le dimissioni improvvise del governatore restano un mistero, ma intanto la vita quotidiana dei cittadini peggiora. E a Lamezia? Il nostro sindaco sembra aver scoperto all’improvviso l’urgenza della manutenzione stradale: nelle ultime 24 ore ha fatto più lavori che in quattro mesi, quasi a voler preparare la vetrina per l’arrivo dei big romani. Per citare una frase cara a Occhiuto, “4 giorni più che in 4 mesi”. Ma noi non ci stiamo: Lamezia Terme non è un set elettorale, è una terra che merita dignità, servizi e futuro".

© RIPRODUZIONE RISERVATA