Da Lamezia a Gaza, una voce unita: presidio sull’isola pedonale al grido di “Palestina libera” - Video

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Lamezia Terme – La piazza c’è. In una giornata storica per la città, oggi al centro della scena politica nazionale e internazionale, i cittadini lametini e non solo sono scesi in piazza in solidarietà con il popolo palestinese. Al grido di “Non in nostro nome”, l’isola pedonale di Corso Nicotera si è tinta di rosso, bianco, nero e verde in un presidio definito come “atto di dissenso verso la complicità del Governo nel genocidio palestinese e la strumentalizzazione elettorale della nostra terra”.

Lo slogan è semplice: “Governo complice del genocidio''. Oltre al cartellone colorato di rosso, nero e verde, anche le facce della premier e dei vicepremier recitano la stessa scritta. Se Salvini e Tajani sono ''complici'' in quanto ''amici di Israele'', Meloni lo è anche perché ''madre e cristiana''. Il corteo inizia sventolando bandiere della Palestina e di pace e sulle note di 'Dal Fiume fino al mare' della Banda Bassotti.

A poca distanza, Corso Numistrano si è invece colorato di azzurro per accogliere il comizio a sostegno di Roberto Occhiuto, candidato alla Presidenza della Regione Calabria, insieme alla premier Giorgia Meloni, presente per la prima volta in città, ai vicepremier e ai leader del centrodestra. Pertanto, la concomitanza tra il presidio pro Palestina e il comizio del centrodestra ha richiesto un imponente spiegamento di forze dell’ordine, con controlli e presidi rafforzati lungo le principali vie del centro, per assicurare l’ordine pubblico e la sicurezza dei partecipanti.

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Una mobilitazione che da mesi attraversa le piazze italiane e che oggi ha fatto tappa anche a Lamezia. Diversi sono stati - si ricorda - i momenti di riflessione, sit-in e manifestazioni già svolti nelle scorse settimane, in solidarietà con il popolo palestinese e a sostegno della missione umanitaria della Global Sumud Flotilla, attualmente in viaggio verso Gaza, ormai giunta alle fasi più delicate e pericolose del suo percorso con l’obiettivo di distribuzione di aiuti e creare un corridoio umanitario permanente per gli aiuti a Gaza.

E mentre la Flotilla prosegue verso Gaza da Lamezia, la flotta da terra, non resta indifferente e alza la voce. Proteste pacifiche che continuano e che ribadiscono la presenza attiva della società civile. La mobilitazione di oggi si inserisce nel quadro delle iniziative nazionali in vista della manifestazione del 4 ottobre a Roma. Nessuna bandiera di partito, nessuna passerella elettorale: solo un presidio con un’unica voce: “Palestina libera!”.

R. V.

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