
Lamezia Terme – Così com’era prevedibile alla vigilia, la gara interna contro la Gelbison si è confermata decisamente complicata per una Vigor Lamezia che continua a mostrare tutti i propri limiti dalla cintola in su. Ai cilentani, rivitalizzati dall’arrivo del nuovo allenatore Agovino, è bastato approfittare dell’unico vero svarione difensivo avversario, con Sanzone ed Errico bruciati sullo scatto da Russo, per portare a casa l’intera posta. Quella rossoblù resta, così, una delle sole tre compagini ancora imbattute in trasferta. Di contro, diventano già due i kappaò al “D’Ippolito” per Sanzone e compagni. Cinque quelli complessivi, che fanno della Vigor una delle tre, Sancataldese e Ragusa le altre, compagini ad aver sin qui perso più gare.
Complici i risultati arrivati dagli altri campi, si mantiene il +2 sulla zona play-out, ma l’Acireale, che ha proprio 2 punti meno dei biancoverdi, ha una gara in meno. Il prossimo 5 novembre dovrà infatti recuperare l’incontro casalingo con il Paternò non disputato ieri a causa della risemina in corso al terreno di gioco “Aci e Galatea”.
Nonostante l’avvento in panchina di mister Mancini, restano, evidenti, i problemi a livello di costruzione, e finalizzazione, di palle-gol. Nelle ultime sei giornate si è stati capaci di gonfiare la rete avversaria in una sola occasione. Solo il Ragusa, che, non a caso, ha un attacco ancora peggiore, è stato capace di fare addirittura peggio in tal senso. Certo, aver dovuto fare a meno, da ormai tre domeniche, degli esperti Curcio e Coppola in mezzo al campo, ha ulteriormente indebolito la vena creativa. Stiamo comunque parlando di due elementi avanti con l’età, uno dei quali, Curcio, peraltro che non disputava più questa categoria da svariate stagioni. Ieri ha finalmente fatto l’esordio stagionale l’ultimo degli ormai ex infortunati di lungo corso, ci riferiamo a Marigosu, ma è lampante come ci vogliano ancora diverse settimane affinchè riacquisti la migliore condizione. Meno male che si è trovata la quadra in fase difensiva, come testimoniano i tre gol incassati nei 540’ più recenti, altrimenti con tutta probabilità i punti in saccoccia sarebbero stati meno degli attuali 10. Quella vigorina è al momento la quarta miglior difesa dietro quelle di Savoia, Gela e Gelbison.
In avanti, come si evinceva già in estate dando uno sguardo ai numeri realizzativi di tutti gli attaccanti arrivati, manca un vero bomber. Tanta gente di movimento, più o meno generosa nell’andare a battagliare con i difensori avversari, ma quando si tratta di battere a rete o trovare il guizzo vincente, i nodi vengono inevitabilmente al pettine. Tralasciando il match di Coppa Italia al cospetto di un allora impresentabile Messina, degli avanti in organico soltanto Spanò e Tandara si sono sin qui sbloccati: due gol, di cui uno dal dischetto, per il primo ed uno, peraltro a risultato ormai acquisito, per l’ex Gioiese. E’ chiaro che urgono correttivi mirati alla riapertura del mercato, per provare quantomeno a mascherare tali lacune.
Restano appena tre gli assist vincenti, due ad opera di Amendola ed uno di Bammacaro. Con l’esordio stagionale di Marigosu salgono a ventisei, inclusi coloro che sono già andati via (i giovani Malara, Lanciano e, ultimo in ordine di tempo, Di Pardo) gli elementi utilizzati in queste prime undici gare ufficiali. Ancora non impiegati soltanto il terzo portiere Stella e Sardo. All’opposto, finora non ha saltato neanche un minuto ufficiale il solo Montebugnoli. Sia in campionato che in Coppa Italia, sono sempre partiti titolari Sanzone, Montebugnoli e Mascari.
Seconda gara consecutiva, ed è la prima volta che succede in questa stagione, trascorsa in panchina da Amendola, il quale sta pagando da un lato il rientro di Errico in difesa e dall’altro l’utilizzo dell’over Iannì tra i pali. Terza consecutiva da titolare, di contro, per il 2006 Simonetta. La sconfitta di ieri, intanto, avrebbe reso parecchio instabile la posizione del direttore sportivo Giovanni Caterino. Non è da escludere, quindi, che anche con lui, così come già avvenuto con mister Foglia Manzillo, si possa arrivare ad una risoluzione del rapporto contrattuale.
Ferdinando Gaetano
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