Lamezia Terme - Raffaele Novelli, 48 anni, nelle ultime due stagioni allenatore a Barletta in Prima Divisione e nella Primavera del Genoa, è il nuovo allenatore della Vigor Lamezia. Il tecnico è svincolato dallo scorso 4 marzo da quando è stato esonerato dal Barletta. Il mister è già in città da diverse ore e dopo un colloquio nel primo pomeriggio con la dirigenza è arrivata l'ufficialità con l'indizione di un'apposita conferenza stamp in serata presso il Savant Hotel.
La presentazione di mister Novelli
E’ ufficialmente iniziata l’era di Raffaele Novelli in biancoverde. La società di via Marconi dopo l’esonero di mister Costantino ha deciso di voltare radicalmente pagina. Il credo calcistico del nuovo tecnico (per lui contratto fino al 30 giugno 2015) è, difatti, parecchio distante da quello del suo predecessore, ed il quarantottenne salernitano non lo ha nascosto durante la conferenza stampa della sua presentazione. “I principi nel calcio sono universali ma qualcosa andrà sicuramente rivista pur riconoscendo il buon lavoro fatto da chi mi ha preceduto. Prediligo da sempre il 4-3-3 e sono un fautore del calcio offensivo. Le famiglie devono divertirsi quando vengono a vedere una partita di pallone. Le mie squadre sono abituate a difendere nella metacampo avversaria ed a non dipendere da un singolo calciatore. Il risultato alla lunga può arrivare solo attraverso la qualità del gioco ed una mentalità spiccatamente propositiva. Mi piace vincere facendo un gol più dell’avversario, piuttosto che farlo di stretta misura”.
L’ex allenatore del Barletta ha quindi elencato i motivi che l’hanno spinto ad accettare Lamezia, tanto da precipitarvisi già domenica sera non appena ricevuta la chiamata dal ds Maglia. “Non sono un allenatore che mette l’aspetto economico e la firma sul pezzo di carta sopra ogni cosa. Quest’estate avevo due proposte da società di Prima Divisione e le ho declinate entrambe non essendoci alla base un valido progetto tecnico. Quello che ho invece trovato in questa società la quale in questi anni ha sempre dimostrato la propria professionalità e solidità economica, tant’è che non è mai incorsa in penalizzazioni, assicurando sempre continuità tecnica ai miei predecessori. Sono venuto qui con grande determinazione e voglia di raggiungere l’obiettivo prefissato attraverso il lavoro ed il senso di responsabilità oltre che di appartenenza. Se ci sono giovani interessanti del posto, dò la precedenza sempre a loro e solo dopo, eventualmente, guardo a gente che viene da fuori. Sono disposto al dialogo ed alla collaborazione con la proprietà, ma non accetto imposizioni. A Barletta, la scorsa stagione, ho preferito l’esonero piuttosto che ricevere i bigliettini da qualcuno. Ci tengo inoltre a dire che non ho chiesto, come mio costume, alcun rinforzo alla società. Non mi piace fare come alcuni colleghi che appena subentrano pongono come condizione l’ingaggio di sette-otto nuovi giocatori. Così siam bravi tutti. Dell’attuale rosa conosco molto bene Marchetti per averlo avuto con me a Busto Arsizio. Questa squadra ha margini di crescita notevoli e ci sono tutti i presupposti per attuare il mio credo calcistico”.
Il 16 ottobre 2005 l’unica sua venuta a Lamezia da avversario, allorquando alla guida del Melfi umiliò la Vigor allenata dal suo concittadino Provenza (sono entrambi di Salerno) con un sonante 1-4. Due dei quattro gol lucani furono segnati dal futuro vigorino Lauria. Per i lametini gol della bandiera di Zaminga che, ironia del destino, nell’estate 2007 sarebbe invece passato proprio al Melfi. Altra netta affermazione (3-1) dell’undici gialloverde anche nel girone di ritorno. Complessivamente, dunque, in 180’ Novelli “sconfisse” Provenza 7-2. “Ricordo il calore e l’accesa passione del pubblico lametino in quella partita – osserva Novelli – ed anche per questo motivo sono venuto con piacere qui. Preferisco piazze calde, anche col rischio di prendermi bordate di fischi, ad ambienti troppo tranquilli. La pressione ti tempra caratterialmente”.
Dando uno sguardo al suo curriculum tecnico, eccezion fatta per l’annata conclusa a Manfredonia con la retrocessione dalla C1, il neo allenatore vigorino non ha sin qui conosciuto mezze misure: o si è classificato tra le prime cinque posizioni, oppure è stato puntualmente esonerato. “Ovunque sono andato, sono rimasto fino alla fine fedele alla mie idee. Bisogna essere coerenti sino in fondo. Se prima, ad esempio, mi si chiede di puntare alla valorizzazione dei giovani, poi non mi si può esonerare dopo poche partite. In questi casi bisogna avere un po’ di pazienza ed i frutti non tarderanno ad arrivare. Se ho già visto la Vigor quest’anno? No, ma ho assistito ad altre partite del girone. La classifica si è fatta cortissima anche se a mio avviso non è un torneo con grande qualità. Ma noi dobbiamo pensare soltanto a lavorare giorno dopo giorno, facendo blocco unico con la società, la tifoseria e la stampa. Apparire poco e lavorare tanto”.
Il massimo dirigente bianco verde, Claudio Arpaia, ha voluto “ringraziare mister Costantino riconoscendogli le doti di grande professionista e lavoratore. Ha dato tanto alla Vigor e se abbiamo preso questa dolorosa decisione è stato esclusivamente per il bene della squadra, alla quale occorreva uno scossone. Ringrazio e saluto anche il preparatore dei portieri, nonché tecnico in seconda, Quarta, il quale ha deciso di lasciarci. Quando mi sono insediato, l’8 giugno scorso, ho promesso che avrei fatto di tutto, senza lasciare nulla al caso, per portare la Vigor Lamezia nella Lega Pro unica, e lo ribadisco. Adesso pensiamo a ripartire con lo spirito giusto, facendo tornare la gente allo stadio dopo le ultime delusioni”.
Visibilmente provato in volto da quanto successo nelle precedenti ventiquattr’ore, è parso il diesse Fabrizio Maglia. “A livello umano e professionale, per il sottoscritto è stata una decisione molto dolorosa quella di sollevare dall’incarico Massimo Costantino, visto che siamo molto amici. Purtroppo l’allenatore è sempre l’anello debole, ma dovevamo, per come richiestomi anche dalla dirigenza, dare una scossa avendo notato un completo appiattimento mentale e nervoso nella squadra. Ho ancora nella testa i fischi e gl’improperi che mi son dovuto sorbire domenica scorsa al campo, e li ho capito che bisognava cambiare perché il pubblico non ne poteva ormai più del deludente spettacolo che stavamo offrendo al D’Ippolito. La scelta è ricaduta su mister Novelli poiché a mio avviso il suo credo tecnico-tattico si sposa meglio di quelli di tutti gli altri allenatori contattati, con le caratteristiche dei calciatori in rosa. E quando si cambia in corsa questo requisito è a mio avviso il più importante. Con Raffaele Novelli ci siamo conosciuti due anni fa a Genoa quando lui allenava la Primavera rossoblù. Fummo insieme due giorni e ricordo gli dissi che un giorno sarei stato felice di portarlo a Lamezia qualora avessi trovato una società che me l’avrebbe permesso. Non ci speravo proprio, però, visto che, con tutto il rispetto per Lamezia, ha allenato in piazze sicuramente più importanti come Foggia e Salerno in C1. Invece mi ha spiazzato, precipitandosi subito qui in macchina da Salerno non appena l’ho chiamato”.
In virtù del contestuale addio di Alessandro Quarta, da sempre un fedelissimo di Massimo Costantino, nei prossimi giorni il club di via Marconi ufficializzerà due nuove figure: nello specifico un preparatore atletico ed un allenatore dei portieri. Resta invece a far parte del nuovo staff tecnico, Giuseppe Saladino, il quale ha diretto l’allenamento odierno a cui ha preso parte anche Zampaglione. Sospiro di sollievo per quanto riguarda l’infortunio di Padulano, essendosi rivelato molto meno grave del previsto. Nel giro di un paio di settimane l’ex calciatore del Savoia dovrebbe infatti tornare arruolabile.
Ferdinando Gaetano
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