Lamezia Terme - Alessandro Erra sempre più mister anti-tabù. Con lui alla guida, in questa stagione i biancoverdi stanno demolendo diverse tradizioni sfavorevoli. Così dopo essere riusciti a far punti al Ceravolo, dove si era reduci da tre sconfitte di fila (cinque se v’includiamo pure le gare di Coppa Italia giocate sempre nel capoluogo di regione), aver fatto finalmente gol, e strappato punti, alla Salernitana, ed esser riusciti a battere il Melfi sia all’andata che al ritorno, gli Erra boys riescono ad avere la meglio anche della “bestia nera” Grassadonia. Eppure al termine dei primi 45’, chiusisi con gli ospiti in vantaggio grazie al gol di un’altra vecchia conoscenza (quel Luca Orlando castigatore dei lametini nella doppia semifinale play-off con la Paganese, allora allenata proprio dall’attuale trainer peloritano), tutto lasciava presagire la quinta sconfitta in altrettanti match giocati dalla Vigor contro una compagine guidata dall’ex difensore di Cagliari e Salernitana. Incantesimo invece liquefattosi come neve al sole nei primi 18’ della ripresa grazie ai centri del duo Scarsella – Improta. Messina che, tra l’altro, al D’Ippolito non perdeva dal campionato di Serie D 1996-97. Ma c’è di più, perché Gattari e compagni hanno vendicato con la stessa moneta la bruciante sconfitta in rimonta subita nel match di ritorno della scorsa stagione. Allora Scarsella segnò il gol dell’illusorio 1-0, poi vanificato dall’autorete di Romano e dal 2-1 finale di De Vena; stavolta il mediano-goleador di Alatri ha invece dato il via alla rimonta dei suoi.
Come a dire, chi di spada ferisce di spada perisce. Per la terza volta in questo torneo, la compagine del presidente Arpaia riesce a ribaltare completamente l’iniziale 1-0 avversario. Era già successo a Martina Franca e nel derby casalingo con il Catanzaro. Anche in quest’ultima occasione la squadra in tenuta giallorossa (tra l’altro la divisa sfoggiata oggi da Pepe e compagni è stata molto simile a quella con cui l’allora squadra di Moriero scese in campo lo scorso 12 ottobre) chiuse il primo tempo in vantaggio 1-0, salvo poi subire il micidiale uno-due biancoverde nella ripresa. Grazie a questi 3 punti la Vigor compie un passo quasi decisivo verso la permanenza nella terza serie nazionale. Sale a quota 36 agganciando il Barletta in nona posizione, ma soprattutto si porta a +11 dalla quintultima posizione. Contestualmente la striscia utile si allunga a sette giornate. Ma passiamo alle consuete pagelle biancoverdi post-gare interneFORTE 5.5 Fortunatamente alla fine non ha influito sul risultato finale, ma sul voto dato al pipelet di Campora San Giovanni non può non pesare l’attimo d’indecisione mostrato in occasione del gol di Orlando. La rovesciata del centravanti peloritano è si angolata, infatti, ma non eccessivamente forte. Sarebbe stata parabile quindi, se se solo il numero uno biancoverde non si fosse tuffato con un paio di secondi di ritardo. Immobile sulla punizione di Ciciretti che, per fortuna dei locali, sfiora soltanto il palo. Si riscatta nel prosieguo di gara quando respinge in tuffo la fiondata di De Paula e, nella ripresa, si dimostra sempre attento e sicuro nelle uscite.
SPIRITO 6 Media tra il 5.5 che avrebbe meritato nei primi 45’, quando sbaglia troppo in fase d’impostazione, ed il 6.5 per la determinazione mostrata, al pari dei compagni, nella ripresa
RAPISARDA 6.5 Decisamente meglio dell’altro centrale biancoverde. Determinante nel finale di gara quando arpiona in extremis la palla dai piedi di Orlando, che altrimenti si sarebbe ritrovato a tu per tu con Forte
GATTARI 5.5 Soffre più del dovuto nel duello con il temuto Orlando che in almeno tre occasioni gli va via con troppa facilità. Commette un rischioso fallo al limite per poco non tramutato in gol dalla conseguente punizione a giro battuta da Ciciretti. Acquista maggiore sicurezza nei minuti finali
MALERBA 6 Esce fuori alla distanza. Contestualmente all’entrata di Kostadinovic va a fare l’esterno alto di sinistra
PAPA 6.5 In avvio di gara si fa apprezzare per un paio di provvidenziali diagonali difensive. Come tutta la squadra, cala poi di tono e di precisione, salvo fare il pieno di benzina nelle gambe durante l’intervallo e tornare in campo in gran spolvero. Degne di nota alcune sventagliate a tagliare il campo che mettono in grossa difficoltà la retroguardia ospite. Bravo a notare con la coda dell’occhio l’accorrente Improta e servirgli l’assist per il definitivo 2-1. Dal 43’st DE GIORGI SV Secondo gettone stagionale dopo lo scampolo di gara concessogli allo Zaccheria
BATTAGLIA 7 Finchè continuerà a giocare così, Puccio potrà recuperare con relativa calma. Battute a parte, gioca la terza gara consecutiva su alti livelli. La sua migliore prestazione stagionale in fase di costruzione. S’inventa almeno tre assist al bacio per Held e Scarsella, di cui soltanto uno finalizzato a dovere. Prova anche la soluzione personale, ma per ben due volte il portiere siciliano gli dice no. Rigenerato
SCARSELLA 7 Torna al gol dopo sette turni di astinenza. Indemoniato nella ripresa allorquando mette più volte nel suo mirino la porta avversaria. Riequilibra le sorti del match con un imperioso stacco e chiama in un’altra occasione agli straordinari Berardi. Sembra avere un conto in sospeso con il Messina, essendo questo il terzo gol che gli rifila nell’arco di due stagioni. Sesto centro in campionato, niente male per un centrocampista
HELD 7 Un vero e proprio incubo per la retroguardia peloritana. Palla al piede è inarrestabile. Inizia a destra per poi passare al centro del tridente avanzato. C’è tanto di suo nel 2-1 di Improta. Propizia il secondo giallo di Pepe. Unica macchia, l’occasione non sfruttata in avvio di gara quando non aggancia a tu per tu con Berardi. Dal 37’st CATALANO SV
DEL SANTE 6 Pronti via e sono subito scintille con il centrale giallorosso Pepe. Malgrado gli sforzi non riesce quasi mai a rendersi pericoloso in prima persona. Meglio quando Erra lo dirotta a destra. Innesca la ripartenza da cui scaturisce il 2-1 di Improta. Solita ammonizione evitabile anche se stavolta quantomeno non per proteste
IMPROTA 6.5 Primo tempo piuttosto sottotono. Calcia malamente sulla barriera un’invitante punizione e pecca di precisione nei cross. Sale in cattedra nella ripresa quando è letale nel battere di precisione il pipelet ospite e far respirare i suoi tenendo palla e guadagnando diverse punizioni. Dal 32’st KOSTADINOVIC SV Entra bene in partita andando a fare il terzino sinistro. Provvidenziale quando rimedia in seconda battuta all’unico svarione commesso da Rapisarda
ERRA 6.5 La squadra parte bene ma dopo lo 0-1 sbanda rischiando di beccare il raddoppio. Nel’intervallo striglia a dovere i suoi che lo ripagano con un secondo tempo super. “Sbianca” la bestia nera Grassadonia, peraltro anch’egli salernitano, e la salvezza adesso è ad un passo.
Erra: “I ragazzi hanno recepito in pieno la strigliata fattagli a fine primo tempo”S’inizia ormai ad intravedere, nitido all’orizzonte, il traguardo della salvezza in casa Vigor Lamezia. Per tagliarlo definitivamente serviranno, ancora, dai quattro ai sei punti, da raccogliere prima possibile in modo da potersi poi dedicare a scalare almeno un’altra posizione in classifica. Già l’attuale nona posizione potrebbe, ma non vi è ancora la certezza, garantire la partecipazione alla prossima prestigiosa Tim Cup. Non è stato tuttavia facile piegare la resistenza di un Messina che, malgrado arrivato a Lamezia reduce da tre sconfitte consecutive (quattro nelle ultime cinque giornate che avevano fruttato appena un punto), ha venduto cara la pelle fino al 93’. Un match, quello tra biancoverdi e peloritani, sulla falsariga, anche cromaticamente parlando, di quello giocatosi, sempre al D’Ippolito, lo scorso 12 ottobre contro il Catanzaro. In entrambi i casi Gattari e compagni sono usciti prepotentemente fuori nei secondi 45’ dopo una prima frazione parecchio sofferta e chiusa sotto di un gol. “Non siamo partiti bene – ha esordito in sala stampa il tecnico dei biancoverdi Alessandro Erra - come ci sta capitando nelle ultime uscite (per la terza gara consecutiva la Vigor è passata inizialmente in svantaggio salvo poi riuscire quantomeno a pareggiare ndr), tanto da andare puntualmente sotto per una nostra disattenzione sugli sviluppi di una palla inattiva. Non riuscivamo più ad accorciare sui loro punti di riferimento ed il Messina ha continuato a metterci in difficoltà per il resto della prima frazione.
Sapevamo, d’altronde, come loro fossero una squadra di tutto rispetto. Nella ripresa abbiamo cambiato qualcosa spostando Held al centro con Del Sante invece decentrato a destra, e ritengo la Vigor abbia disputato 45’ di assoluta qualità ed intensità. E’ diventato un dominio totale, eccetto un po’ gli ultimi 10’ nei quali il Messina ci ha creato qualche leggera apprensione avendo iniziato a scodellare queste palle lunghe nella nostra area alla ricerca della “spizzata” giusta. Vinto una partita fondamentale per ciò che concerne il nostro obiettivo, essendo peraltro maturata contro una diretta concorrente alla quale vanno comunque fatti i complimenti per aver giocato, specie nel primo tempo, una partita di alto profilo”. Se l’assenza di Puccio, ovvero quella della pedina più in forma fino a tre settimane fa, non sta pesando più di tanto come si temeva, è merito della ritrovata verve del giovane Battaglia in mezzo al campo. “E’ la terza partita di fila che sta giocando molto bene. D’altra parte sapevamo che quando riesce ad avere libertà d’azione è in grado di sfruttare la qualità che possiede a livello di piedi e di idee, facendo si che la squadra attui un gioco più fluido. Probabilmente, il periodo in cui è rimasto in panchina gli ha giovato, favorendo il percorso di crescita di un ragazzo che si sta cimentando per la prima volta in un campionato vero. Bravo lui a farsi trovare pronto nel momento in cui è stato richiamato in causa”. Sempre a proposito dell’ex capitano della Primavera della Roma, Erra fa notare come “il calo che ha accusato nei mesi scorsi è stato più mentale che tecnico, dato che il ragazzo possiede buone qualità. A volte, però, bisogna capire che per fare bene questo mestiere non basta avere soltanto un buon piede, essendo indispensabili anche altre qualità che nelle ultime gare ha fatto intravedere pur non disponendo di un fisico importante”. A chi gli chiede se nel secondo tempo giocato dai suoi ragazzi abbia pesato maggiormente la forza mentale o la condizione fisica, Erra risponde che “è stata una serie di concause. L’essere andati subito sotto ci ha un po’ scombussolato, ma abbiamo poi approcciato la ripresa con la giusta intensità e serenità. Aspetto, quest’ultimo, mancatoci probabilmente nei primi quarantacinque minuti”. Ancora una volta, Vigor che ha saputo ben sopperire alle tante assenze titolari, nell’occasione almeno quattro. “Ci abbiamo fatto l’abitudine ormai. Probabilmente questo fa si che i ragazzi, consci pure dei loro limiti, diano qualcosa in più finendo a volte per superarsi. Ovvio che sarebbe meglio avere tutti a disposizione anche alla luce d’impegni così ravvicinati come accadrà in questa settimana”.
Quanto al rientro dal primo minuto di Del Sante, l’ex allenatore di Gelbison e Sambiase osserva come “probabilmente ha fatto meglio quando l’ho spostato a destra. Held è stato preziosissimo a dimostrazione che a volte si trovano determinati equilibri. In questo momento la squadra “accettava” più Held centrale come dinamiche di gioco”. Così come avevamo fatto martedì scorso, all’indomani del derby giocato al Ceravolo, anche stavolta chiediamo al trainer di Pellezzano quali parole abbia usato durante l’intervallo per rigenerare i suoi. “Ci sono delle cose che non si possono dire – sorride -. E’ ovvio, però, come a volte bisogna anche alzare la voce, toccando le corde giuste di una squadra comunque composta da ragazzi intelligenti e che, di conseguenza, avevano capito come si dovesse dare di più, o quantomeno metterci la convinzione poi mostrata nella ripresa. Bravi i ragazzi ad aver interpretato al meglio il secondo tempo. La cosa importante è che il mio messaggio sia arrivato forte e chiaro. Salvezza ipotecata? Ancora no, ma indubbiamente abbiamo fatto un bel balzo in avanti. Tre punti vitali, ma ne serve qualche altro. Fermo restando che una volta raggiunta la matematica salvezza, dovremo puntare ad ottenere qualcosa in più. Sicuramente non vorrò vedere una squadra appagata perché sarebbe da sciocchi non giocarsi fino in fondo tutte le chance che si avranno per fare quanti più punti possibili. Vigor che ora ha agganciato il Barletta in nona posizione. “A dieci giornate dal termine, ritrovarsi con tante squadre alle nostre spalle dà forza al lavoro che stiamo facendo assieme al mio staff, ai ragazzi ed alla stessa società. Ciò non significa, però, che possiamo abbassare la guardia, anche perché ogni gara nasconde le proprie insidie”. Ad iniziare dal derby di dopodomani (14:30) al Granillo contro una Reggina più che mai con l’acqua alla gola. Per gli amaranto, sempre più staccati in fondo alla classifica, un match da ultima spiaggia o quasi. “Anche se ora disponiamo di un bel bottino di punti, non ci consente ancora di stare tranquilli visto che restano dieci giornate e quindi 30 punti a disposizione per ogni squadra. Dovremo sfruttare la tranquillità giusta di cui adesso possiamo disporre, andando però a giocare con grande determinazione. Mercoledì ci aspettiamo una Reggina affamata nonché ferita dalla nuova sconfitta subita contro la Lupa Roma. Gli amaranto daranno perciò battaglia e noi dovremo farci trovare preparati, non volendo fare brutte figure”. Mastica amaro, pur avendo comunque colto spunti positivi dalla prestazione dei suoi, il tecnico dei peloritani Gianluca Grassadonia. “Disputato un gran primo tempo pur non avendo sfruttato le occasioni avute per chiudere la gara. La squadra è stata viva ed aggressiva pur rapportata al momento che stiamo vivendo. Nel secondo abbiamo subito questo gol su palla inattiva anche se già da qualche minuto stavamo giocando col freno a mano tirato. E’ stato bravo il Lamezia a crederci. Sul secondo gol avversario siamo poi stati molto ingenui. Era una palla nostra che dovevamo gestire bene ed invece abbiamo battuto subito perdendola e innescando la ripartenza avversaria. Cercato fino alla fine di rimetterla in piedi nonostante l’uomo in meno, ma non ci siamo riusciti. Ora dobbiamo pensare alla gara molto importante di mercoledì con il Melfi”.
Un Messina bello a metà, si potrebbe dire. “Era una partita importantissima per entrambe le squadre. Ai miei posso rimproverare davvero poco avendo gettato il cuore oltre l’ostacolo lottando fino alla fine nonostante la sopraggiunta inferiorità numerica. E’ un momento difficile per noi, ma dobbiamo guardare avanti concentrandoci sul match di mercoledì. Ci mancheranno Nigro, Orlando e Pepe? Non possiamo attaccarci alle assenze. Piuttosto bisogna riflettere sugli errori che commettiamo dato che contribuiscono a mettere in salita le nostre partite. Vedi oggi (ieri ndr) il secondo gol subito o l’espulsione gratuita di Pepe”. “Dovevamo ripartire con la stessa sfrontatezza del primo tempo – prosegue l’ex difensore di Cagliari, Salernitana e Cosenza - e nell’intervallo ci eravamo ripromessi di fare proprio questo. Abbiamo invece subito beccato qualche punizione e tiro dal limite, il che ha caricato e galvanizzato i nostri avversari. Se ha pesato l’assenza di Corona? Non penso. Anche se non mi piace parlare degli assenti, ritengo che chi ha giocato ha dato tutto quello che poteva dare. Ripartiamo da questa sconfitta che ci fa però ben sperare per le cose buone comunque vistesi a differenza della brutta prova caratteriale offerta contro la Juve Stabia”. Gli facciamo notare come dopo quattro vittorie su quattro, da allenatore questa sia stata la sua prima sconfitta contro la Vigor Lamezia. “Io faccio l’allenatore e devo pensare ad altro. Oggi (ieri ndr) ha vinto la Vigor Lamezia e ne approfitto per fare i complimenti al suo allenatore ch’è molto bravo”. Se nel match d’andata era salito sul banco degl’imputati per l’ingenuità costata il rigore poi trasformato da Corona e valso l’1-0 finale, stavolta Simone Battaglia è stato uno dei migliori in campo. “Dopo l’errore dell’andata ci tenevo a fare bene in questa gara di ritorno, anche perché era una partita fondamentale per noi. Aver raccolto l’intera posta mi rende molto felice”. L’ex Primavera della Roma non sta facendo rimpiangere l’assenza di Puccio. “Spero che Gabry rientri prima possibile essendo un elemento molto importante per noi. Ovviamente sono contento del fatto che sto trovando nuovamente spazio e che sto facendo bene come, d’altronde, i miei compagni. Ho un po’ ritrovato la fiducia che avevo perso. Grazie anche all’aiuto del mister e della squadra – ammette - sto giocando con maggiore serenità e tranquillità”. Quanto alle difficoltà incontrate nel primo tempo, osserva come “dopo il gol fatto loro si sono rintanati tutti dietro e per noi diventava difficile trovare spazi. Nel secondo tempo siamo stati più incisivi ed abbiamo portato in porto la vittoria. Potevo anche far gol? Eh si, purtroppo mi è girata male”.
Ferdinando Gaetano
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