A Lamezia il ciclo di seminari del M5S, Nesci: “Abbiamo la possibilità di fare qualcosa di buono per il Paese”

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Lamezia Terme - “Bisogna mettere in campo una rivoluzione permanente radicale di denuncia quotidiana, giocando su tutti i fronti. La rivoluzione culturale è consapevolezza della necessità di una rivoluzione, altrimenti crolla tutto e veniamo risucchiati nel gorgo del sistema dominante che ci vuole tutti anestetizzati. Il Reddito di cittadinanza è una piccola insubordinazione ai nostri avversari, che sono tutti compatti e legati da interessi immensi”. Le parole del filosofo Marco Guzzi spiegano al meglio il significato di “Parole guerriere”, il ciclo di seminari di approfondimento politico-culturale che, partendo da discorso pubblico di Beppe Grillo, la deputata del Movimento 5 stelle, Dalila Nesci, ha ideato due anni fa, e poi promosso alla Camera dei deputati e per l’Italia insieme a Guzzi. 

L’iniziativa in Calabria, che s’è svolta in un hotel di Lamezia, ha un titolo eloquente: “Quale cambiamento?”. A scandire l’incontro (che ha registrato la presenza in sala dei parlamentari M5s Paolo Parentela, Francesco Sapia, Anna Laura Orrico e Bianca Laura Granato e di molti altri esponenti a livello locale) coordinato da Domenico Giannino, ricercatore della University of London, gli interventi di Nesci e Guzzi, più il collegamento telefonico con il docente universitario Pasquale Tridico. Tridico s’è soffermato su due provvedimenti: Reddito di cittadinanza, di cui è considerato il padre, e Quota 100, sottolineando che “il loro impatto economico lo si vedrà successivamente; mentre l’impatto sociale è forte. Insomma, due segnali importanti di cambiamento”.  

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Dopo Tridico, Guzzi, che ha richiamato “l’esigenza di un coordinamento nuovo tra rete e assemblee”, ha rincarato la dose: “Da trent’anni non si parla più di un cambiamento radicale. Tutte le forze politiche sono omologate a un pensiero unico: il neoliberismo. Grillo ha dato voce con un timbro leggero a qualcosa di più pesante: il bisogno di una contestazione radicale di un intero sistema di mondo, che ha come arma la distrazione studiata a tavolino”. 

Non meno incisivo il contributo di Nesci. Che, a proposito di cambiamento, è certa che “per trovare la migliore mediazione sui territori, un organo collegiale sia la soluzione più appropriata”. Molti gli argomenti toccati dalla deputata M5s, iniziando dal “non sempre facile rapporto di governo con la Lega, ma” ha rimarcato Nesci “in questa fase storico-politica noi siamo forza di maggioranza, e abbiamo quindi la possibilità di fare qualcosa di buono per il Paese, rompendo quella rete clientelare che la politica si è creata e che si è incancrenita sui nostri territori”. Non poteva mancare, naturalmente, un commento sul Reddito di cittadinanza: “È la sfida delle sfide. Bravi noi ad averlo fatto diventare un tema al centro del dibattito politico. È una misura di contrasto alla povertà assoluta, e prepara il cittadino a entrare nel mondo del lavoro”. 

Giuseppe Maviglia

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