Lamezia Terme, 6 aprile - "Se è vero che le aziende e quindi i lavoratori si aiutano con il lavoro, anche il Comune di Lamezia Terme può incoraggiare Poste italiane a mantenere attivo il CMP di San Pietro lametino facendo un passo indietro sul contratto stipulato dal dirigente dell’area economica, Biagio D’Ambrosio, con la società Poste italiane con sede a Napoli che dal mese di marzo 2012 dirotta alla sede campana l’enorme mole di posta in arrivo al comune di Lamezia Terme per il servizio di digitalizzazione postale". Così il consigliere comunale del Gruppo Misto Teresa Benicansa interviene sul possibile declassamento del Centro Meccanografico postale regionale con sede a Lamezia. Per la Benincasa "invece di affidare i servizi postali alla società napoletana, a mio modesto avviso, bene farebbe il Comune ad accrescere le commesse del CMP lametino e incoraggiando gli altri Comuni a seguire il buon esempio si garantirebbe ai lavoratori della sede lametina un’inversione di rotta, motivando la centralità del CMP lametino. Sarebbe un esempio virtuoso da parte dei Comuni calabresi perché non è indifferente ponderare i contratti di servizio rispettando i criteri di efficienza, di economicità ma anche di territorialità. Il Comune di Lamezia - conclude Benincasa con la sua proposta all'Amminstrazione Speranza - potrebbe essere capofila dinamico e costituire con gli altri comuni, anche quello di Catanzaro, una forza contrattuale significativa per motivare la società Poste Italiane a rilanciare i servizi del Centro di meccanizzazione postale scongiurandone la chiusura".
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