Lamezia: Da Ministero Giustizia possibile deroga per Calabria e Sicilia su soppressione tribunali

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Lamezia Terme, 21 giugno - La revisione delle circoscrizioni giudiziarie potrebbe subire modifiche rispetto a quella messa a punto dal Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria di Via Arenula. In un incontro a Montecitorio tra il Guardasigilli Paola Severino e i 'tecnici' della Giustizia della maggioranza, Donatella Ferranti e Andrea Orlando (Pd), Enrico Costa (Pdl) e Roberto Rao (Udc), si sarebbe raggiunta un'intesa di massima sui criteri da adottare per ridisegnare gli uffici giudiziari prima che lo schema venga introdotto nel decreto legislativo che potrebbe approdare in Consiglio dei ministri tra una settimana, cioé al ritorno del ministro dal suo viaggio a Washington. La legge delega, infatti, scade il 13 settembre. E per quella data il decreto, nell'ordine, dovrà essere approvato dal Governo, aver ricevuto entro 30 giorni i pareri obbligatori del Parlamento e tornare a Palazzo Chigi per il via libera definitivo ottenendo così la firma del Capo dello Stato. Quindi i tempi sono piuttosto stretti e la Severino, prima di partire, ha voluto fare il punto con la maggioranza su un tema che rischia di essere dirompente. Nella riunione, che si è tenuta nella sala del governo, si sarebbe deciso di aggirare la regola dei tre, cioé la regola studiata tempo fa dal senatore Benedetti Valentini (Pdl) secondo la quale ci dovrebbero essere tre Tribunali per ogni distretto di Corte d'Appello. Ci sono zone d'Italia, infatti, sarebbe stato detto nel corso dell'incontro, che meritano una maggiore 'tutela', come quelle più esposte a rischio criminalità organizzata, rispetto ad altre. Pertanto inutile fissare con un criterio così rigido il taglio degli uffici giudiziari. Resterebbe ben piantato, invece, l'altro paletto che ha influito sulla nuova geografia giudiziaria: quello secondo il quale dovrebbe esserci un Tribunale per ogni capoluogo di provincia. I 'tagli' vanno bene, insomma, ma con criterio, senza regole rigide che potrebbero portare a disequilibri. La situazione, si è detto, va valutata zona per zona. A seconda delle esigenze. Le zone considerate più fragili e dunque più meritorie di tutela sono state considerate la Calabria e la Sicilia nelle quali si vuole mantenere "forte la presenza dei presidi giudiziari". L'idea emersa oggi è quella di arrivare ad un'intesa sul taglio degli uffici giudiziari che sia frutto di un accordo politico per evitare che quando arriverà in Parlamento per i pareri obbligatori (anche se non vincolanti) si "trasformi poi in un assalto alla diligenza" visto che ogni parlamentare sarà spinto a 'proteggere' Tribunali e Procure del proprio collegio. Nella 'mappa' messa a punto dal Dipartimento di via Arenula si prevede che resterebbero 33 Tribunali, 37 Procure. Mentre ci sarebbe il taglio di tutte le 220 sezioni distaccate esistenti. A L'Aquila la situazione potrebbe restare congelata per tre anni in quanto zona colpita dal terremoto. Il risparmio complessivo valutato fino a questo momento sarebbe stimato intorno ai 76 milioni di euro.

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