Lamezia, ex revisore Nicita: "Grave parere positivo del collegio a debiti fuori bilancio"

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Lamezia Terme - L’ex revisore dei conti del Comune, Rocco Nicita, in una nota interviene in merito agli ultimi atti del Collegio. “Appare, logicamente e oggettivamente, contradditorio - dichiara - l’agire del nuovo Collegio dei Revisori. Facciamo un passo indietro. Il precedente Collegio dei Revisori con riferimento al bilancio di previsione 2023-2025, certificava la mancanza dell’equilibrio di bilancio, esprimeva parere non favorevole, per le seguenti ragioni: la troppa distanza tra le previsioni di entrata da recupero di evasione tributaria con il suo trend “storico”; la troppa ottimistica previsione di entrata per IMU, tre volte più alta, sia rispetto  a quella accertata in conto competenza nel rendiconto dell’esercizio 2022 e sia rispetto all’importo riscosso fino a data recente (fonte: preconsuntivo 2023); la troppa ottimistica previsione di entrata da Royalties, tre volte maggiore  rispetto a quella accertata in conto competenza nel rendiconto dell’esercizio 2022, e l’importo  riscosso fino a data recente è pari ad euro zero (fonte: preconsuntivo 2023); lo scollamento tra le risultanze del rendiconto dell’esercizio finanziario 2022 e le previsioni di competenza – parte spesa-annualità 2023- vale a dire lo stanziamento a copertura del disavanzo da ripianare; l’inadeguatezza delle previsioni di spesa  limitatamente allo stanziamento previsto per l’annualità 2023 a copertura del  disavanzo da ripianare;  e quantificava il buco di bilancio – ovvero lo squilibrio/la differenza  tra le entrate attendibili e la spesa prevista in  circa 20 milioni di euro”.

Secondo Nicita, conseguentemente “il precedente Collegio dei Revisori esprimeva parere non favorevole a quattro proposte di deliberazioni di riconoscimento di debiti fuori bilancio, perché da esse derivavano oneri a carico del bilancio non in equilibrio, quindi, debiti privi di copertura contabile. Che cosa significa mancanza dell’equilibrio di bilancio? Significa che c’è spesa, prevista nel bilancio mancante di copertura contabile, nel nostro caso, per circa 20 milioni di euro. Ebbene, il nuovo Collegio dei Revisori, con riferimento alla proposta di assestamento di bilancio 2023-2025, fa propri, di fatto, i rilievi mossi dal precedente Collegio riguardo le entrate gonfiate ed esprime parere non favorevole alla proposta, certificando, così, anch’esso, l’assenza dell’equilibrio di bilancio. Dove si appalesa la contraddittorietà dell’agire del nuovo Collegio? Si appalesa laddove da una parte sostiene che il bilancio non è in equilibrio e dall’altra, invece, esprime favorevole per il riconoscimento di debiti fuori bilancio privi di copertura contabile per effetto del “buco di bilancio da entrate gonfiate”. Quindi, delle due, l’una o l’altra! Il bilancio o è in equilibrio o non lo è: se il bilancio non è in equilibrio vuol dire che circa 20 milioni di spesa in esso stanziata (anche per i debiti fuori bilancio) è priva di copertura contabile e di conseguenza, il nuovo Collegio non avrebbe mai dovuto esprimere parere favorevole per spese (da debiti fuori bilancio) prive di copertura contabile”.

Per Nicita, infine, “il parere favorevole del Collegio alle pratiche relative al riconoscimento dei debiti fuori bilancio è contraddittorio per le spiegazioni di sui sopra... ma è pure dannoso per il collegio stesso… perché di fatto autorizza la realizzazione di spese prive di copertura contabile e, così facendo, produce un doppio danno: per l’Ente, in quanto autorizza che si passi da una spesa solo prevista a una spesa da impegnare e pagare, in pratica fa si che si concretizzi/manifesti lo squilibrio in termini sostanziali in precedenza solo formale; per se stesso, perché si assume, forse inconsapevolmente, responsabilità foriere di risarcimento danni per non aver suonato l’allarme per tempo,  anzi,  per avere aggravato la situazione di “dissesto finanziario”.

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