Lamezia, ricorso al Tar di Zizza (M5s): "Elezioni da annullare, irregolarità in 39 sezioni"

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Lamezia Terme - Annullamento delle elezioni dello scorso novembre e ripetizione del voto. Con un dettagliato ricorso al Tar, il candidato a sindaco dei 5stelle, Silvio Zizza ha chiesto l'intervento dei giudici amministrativi sostenendo - attraverso i legali Giuseppe Pitaro e Giuseppe Liperoti - che nel corso delle consultazioni che hanno decretato a novembre 2019 l'elezione di Paolo Mascaro sarebbero state pesantemente viziate da errori e irregolarità diffuse. Tanto è vero che nel ricorso si chiede esplicitamente "“l’annullamento integrale delle operazioni elettorali svoltesi in data 10/24 novembre 2019 per il rinnovo degli organi elettivi del Comune di Lamezia Terme, con conseguente rinnovo delle stesse”. Da verbali mancanti e misteriosamente scomparsi a voti "ballerini".

Il cuore delle contestazioni portate avanti dai legali Pitaro e Liperoti per conto del movimento 5stelle sta nelle discrasie tra i verbali elettorali sui voti riportati dai candidati. In particolare  i voti riportati non sarebbero coincisi con i totali dei verbali. “L’ufficio elettorale centrale presso il Tribunale di Lamezia Terme- si legge nel ricorso -  cui sono stati trasmessi i plichi elettorali in esito allo svolgimento del turno di votazioni, ha preliminarmente rilevato che le buste delle sezioni n. 10 e n. 61 non contenevano i verbali delle operazioni degli uffici elettorali di sezione, rilevando dunque che la loro compilazione e la loro allegazione agli atti elettorali non aveva avuto un corso regolare, essendo gli stessi verbali esposti a mancata custodia e a possibili rimaneggiamenti, stanti peraltro le numerose correzioni ivi riscontrate, da parte di persone terze, tali da mettere a serio rischio i canoni di trasparenza, di imparzialità, di correttezza del procedimento elettorale, esposto ad una concreta alterazione dei suoi profili democratici”.

"In ulteriori 37 sezioni elettorali (nn. 1, 5, 6, 8, 13, 15, 17, 19, 20, 21, 22, 27, 29, 30, 31, 33, 37, 39, 41, 42, 43, 45, 49, 50, 51, 53, 57, 59, 60, 63, 64, 65, 66, 70, 71, 73, 77) - prosegue il ricorso - si sono verificate numerosissime irregolarità sostanziali, tali da indurre il Tribunale a disporre il sequestro dei verbali, stanti «le incongruenze e anomalie contenute nei verbali inseriti nelle rispettive buste n° 5/C» (come rilevato nel verbale dell’Ufficio elettorale centrale, acquisito mediante accesso agli atti, e che si esibisce in allegato al presente ricorso)”. Un insieme, dunque, di irregolarità tali da rendere necessario l'annullamento delle elezioni.  “Un insieme  di molteplici irregolarità sostanziali riscontrabili nel concreto svolgimento delle operazioni elettorali - affermano infine i legali nel ricorso al Tar - soprattutto in relazione all’attribuzione dei voti alle liste, all’attribuzione delle preferenze ai candidati a consigliere, con inevitabili ripercussioni sulla corretta proclamazione del Consiglio comunale nella sua attuale composizione”. Anomalie “tante e tali da richiedere una generale rinnovazione delle operazioni elettorali”. Ora la parola passa al Tar che prenderà in esame le ragioni del movimento 5stelle. Negli anni scorsi, ci fu il precedente del voto annullato a Catanzaro dopo una sentenza del Tar, che ordinò la ripetizione del voto in 8 sezioni proprio per irregolarità nello svolgimento del voto.

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