Lamezia, Vescio (Pd): "Sistema idrico così fragile non è degno di una città che vuole crescere"

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Lamezia Terme - "Il mese di agosto ha messo a dura prova la comunità di Fronti, Zangarona e Magolà: il caldo soffocante, le difficoltà quotidiane, i sacrifici richiesti a famiglie, lavoratori e imprese.Ed oggi primo settembre, la situazione non sembra migliorare. Eppure, ciò che dovrebbe essere un diritto elementare e irrinunciabile – l’accesso all’acqua – continua a mancare con una frequenza che offende la dignità dei cittadini lametini" è quanto afferma in una nota la consigliera comunale del Pd Lidia Vescio.

"Non è tollerabile che, nel 2025, intere aree del nostro territorio si ritrovino ancora senz’acqua, costrette a convivere con disagi che mettono a repentaglio la salute e la vita domestica dei cittadini lametini. L’acqua non è un bene opzionale: è un bene primario, un diritto universale, sancito non soltanto dalle norme, ma dal senso stesso di civiltà. Nelle zone di Fronti, Zangarona e Magolà la situazione è ormai divenuta insostenibile: l’acqua manca del tutto o scorre in quantità insufficiente".

"Non si tratta - precisa - più di un episodio sporadico, ma di una condizione quotidiana e inaccettabile. A questo si aggiunge l’ormai cronica - e nota a tutti- fragilità dell’acquedotto Sambuco, che serve la zona di Sambiase e le cui condutture continua a rompersi due o tre volte al mese, lasciando l’intera comunità nel disagio. La Sorical, non può più sottrarsi alle proprie funzioni: deve garantire continuità, manutenzione e un piano serio di investimenti per mettere fine a questa vergognosa emergenza. Serve un piano serio, non soluzioni tampone. È necessaria una programmazione ,investimenti nella rete idrica e manutenzione costante. Non possiamo più assistere a un rimpallo di competenze che lascia i cittadini soli di fronte a un rubinetto asciutto. A chi governa questa città e questa regione chiediamo impegno, chiarezza e tempestività: perché senza acqua non c’è vita, non c’è lavoro, non c’è futuro". 

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