Lamezia Terme - Il primo dei tre, salvo ulteriori code post stagione regolare, derby cittadini stagionali se lo è aggiudicato con merito il Sambiase, prolungando, così, la propria tradizione favorevole contro i cugini. Al contempo, continua l'astinenza di vittorie biancoverdi al D'Ippolito. L'ultima volta che la Vigor ha battuto i giallorossi in un match ufficiale giocato sul rettangolo di via Marconi è stato nel girone d'andata dell'allora campionato Interregionale 1986-87! Il 22 maggio 2022, allorquando un goal in mischia di Calomino consentì di tornare a battere il Sambiase a distanza di 35 anni, infatti, si giocò sul sintetico del "Rocco Riga". E pensare che la Vigor si è quasi sempre, non ieri oggettivamente, presentata a tale derby con i favori del pronostico, forte di organici ed ambizioni più accentuate. A dir poco negativo, poi, il bilancio in Coppa Italia: le ultime quattro stracittadine, compresa quella giocata ieri davanti ad oltre 3000 spettatori, sono terminate con altrettanti successi giallorossi. Striscia negativa che il popolo biancoverde si augura possa terminare già il prossimo 28 settembre quando è in programma, ancora al D'Ippolito, il derby d’andata di campionato. Occorrerà, però, prestazione ben diversa rispetto all'ultima. Nei primi 20’ la Vigor ha avuto maggior possesso palla, senza però mai riuscire a scalfire la granitica e rodata retroguardia avversaria. Tutt'altro che ferrea, di contro, quella vigorina, che nel primo tempo ha sofferto tanto le verticalizzazioni avversarie ad imbeccare in primis il rapido Sueva. Imbarazzanti i primi 17' della ripresa allorquando, complice pure un’infinità di palloni persi malamente nella propria metacampo, il Sambiase ha messo alle corde la Vigor fino a trovare il vantaggio con il promettente Costanzo e sfiorare il raddoppio. Se la gara è rimasta in bilico fino al 96' inoltrato, è accaduto, bisogna dirlo, per la bravura di Iannì e l'imprecisione degli avanti sambiasini. Anche il giovane Verdosci, subentrato a metà secondo tempo per permettere di schierare un over in più a centrocampo, ci ha messo due volte una pezza. Qualcosa di meglio si è indubbiamente vista dopo l'ingresso in campo dei vari Spanò, Lavecchia, Coppola e D’Anna, grazie anche alla sopraggiunta superiorità numerica goduta nei 10' finali. Ecco, contro l'Acireale, domenica prossima, bisognerà ripartire dall'atteggiamento mostrato nel finale. Sperando che la settimana in più di lavoro possa far si che più di un elemento migliori in condizione e mentalità.
Tra le poche note liete le prove del già citato Ianni, del generoso Mascari, di Colella (soprattutto in fase propositiva) e dei subentranti Spanò, Lavecchia e D’Anna. Dei quattro assenti di peso, per domenica potrebbero recuperare soltanto Errico ed Embalo, ma il condizionale è più che mai d'obbligo. Sempre più relegati tra le seconde linee i pochissimi superstiti della rosa della scorsa stagione. Senza contare che di due under ben disimpegnatisi nella passata stagione si sono perse le tracce dopo essere stati ufficialmente riconfermati. Ci riferiamo a Silvagni e Lucia, quest'ultimo ormai ex biancoverde avendo, proprio ieri, già debuttato con la maglia dell'Atletico Maida. Ovviamente sarà sempre e solo il campo a dire, da qui ad aprile, se avrà avuto ragione la dirigenza, come ci auguriamo, a stravolgere completamente la rosa della passata stagione, oppure chi avrebbe gradito maggior continuità a livello tecnico e di parco giocatori.
In casa giallorossa, gli ultimi 90' hanno lanciato segnali parecchio confortanti. Lungimirante la scelta di riconfermare pressoché in toto il blocco difensivo dello scorso torneo. A centrocampo ha impressionato soprattutto Palermo. Davanti, l'argentino Haberkon è andato vicinissimo al classico gol dell’ex, ma il migliore è stato senza ombra di dubbio Sueva. Unica pecca la poca precisione sotto rete. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, sembra destinato a migliorare i segnali di rinascita già fatti intravedere la scorsa stagione all'Acireale. Parliamo, d’altronde, di un elemento con alle spalle una ventina di presenze in serie B. Costanzo, poi, potrebbe diventare il “nuovo Umbaca”. Merito alla dirigenza ed all'area tecnica per avere in questi ultimi anni creduto e valorizzato prospetti locali quali Marco Perri, approdato in C, o i già menzionati Umbaca e Costanzo.
Ferdinando Gaetano
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