A Catanzaro la Polizia di Stato celebra il suo patrono San Michele Arcangelo

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Catanzaro - Guardiano contro le forze del male e difensore della giustizia, San Michele Arcangelo è stato proclamato Santo patrono della Polizia nel 1949 e ogni anno in occasione della sua ricorrenza la Polizia di Stato viene celebrata in tutte le province del nostro Paese.

A Catanzaro, il rito liturgico è stato officiato dall’arcivescovo Metropolita della Diocesi di Catanzaro Squillace, monsignor Claudio Maniago, coadiuvato dal cappellano della Polizia di Stato, don Alessandro Nicastro, nella Chiesa della Madonna del SS. Rosario, sita nel centro storico della città. Nella sua omelia monsignor Maniago ha richiamato il profondo valore della scelta del patrono della Polizia e, come l'Arcangelo, la Polizia di Stato opera per la costruzione di una società giusta per debellare il male e far prevalere la legalità, nei valori e nella pratica della vita quotidiana, incarnando il motto “esserci sempre” con una presenza rassicurante per l’intera comunità. La cerimonia religiosa si è conclusa con l’intervento del Questore, che ha ringraziato tutti gli intervenuti, dalle massime Autorità Civili e Militari, l’Anps, le Organizzazioni Sindacali, i cittadini, con “Un ringraziamento particolare rivolto ai miei colleghi, cioè a tutti gli uomini e tutte le donne della Polizia di Stato che prestano servizio in questo difficile territorio e che, con il loro lavoro quotidiano, svolto con dedizione e abnegazione, costituiscono un saldo punto di riferimento per la collettività. Proprio nella missione di combattere il male, noi poliziotti siamo simili a San Michele Arcangelo, l’Angelo che liberò i cieli dal male sconfiggendo definitivamente Satana. Non è un caso, quindi, che la scelta del Santo Patrono, voluta da Papa Pio XII con la bolla del 29 settembre 1949, sia ricaduta proprio sull’Arcangelo Michele.” “Noi poliziotti non siamo eroi ma esseri umani. In quanto tali, per svolgere al meglio il nostro lavoro e superare le difficoltà, abbiamo bisogno di essere sostenuti e protetti e ci affidiamo al nostro Santo Protettore, e lo invochiamo affinché il nostro operato sia ispirato ad alti valori etici e morali, sia intriso di un profondo senso civico e dello Stato, sia sostenuto da alta professionalità e sia profuso per il perseguimento del bene comune e la sconfitta del male.” Grande riconoscenza, a tutti i poliziotti impegnati in questa terra meravigliosa e travagliata, a garantire il rispetto delle leggi, condizione indispensabile per consentire ai cittadini l’esercizio dei diritti e delle libertà, come recita il nostro motto “sub lege libertas”. Durante la celebrazione religiosa è stata data lettura della la Preghiera del Poliziotto dedicata a San Michele Arcangelo e in vari momenti sono stati eseguiti brevi intervalli musico-corali a cura del soprano Eleonora Giordano e dal pianista Ercole Gesualdo.

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