Catanzaro – “È un disegno di legge che non ci piace in nessun punto perché divide il Paese e svuota l’Italia, che non darà più una Repubblica ma sarà un Paese che si fonda su vari staterelli. E' un progetto di legge scellerato, la riedizione del Porcellum 2 dopo il Porcellum 1 sempre scritto da Calderoli”. Lo ha dichiarato l'ex presidente della Camera dei deputati Roberto Fico del Movimento Cinque Stelle parlando con i giornalisti a margine di un'iniziativa a Catanzaro, con riferimento al tema dell'autonomia differenziata che si è svolta nel palazzo comunale.
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Prima dell'iniziativa a cui a Fico, accompagnato dai parlamentari Annalaura Orrico, Vittoria Baldino e Cafiero de Raho, ha inaugurato la nuova sede del movimento a Catanzaro su iniziativa del capogruppo nel consiglio comunale dei grillini, Danilo Sergi. Fico ha poi aggiunto: “Pensiamo alla Lombardia che prende per sé tutte le materie e quindi le gestisce in modo esclusivo, ma anche la Campania, la Toscana, la Calabria e alla fine vediamo che non ci rimane più il Paese. È una vergogna e in questa vergogna chi ci rimette di più sono le regioni più deboli come la Calabria, ci rimette il Sud ma ci rimette anche il Nord perché – ha sostenuto Fico - non avremmo un Paese unito e non avremmo più un Paese che fa sistema”. Sollecitato dai cronisti in merito al rapporto con il Partito democratico a guida Schlein Fico ha dichiarato: “Il Movimento è il Movimento 5 Stelle, quindi nella propria indipendenza e autonomia cerca ovviamente sponde in Parlamento, nelle varie Regioni e nei vari Comuni sulle battaglie che riteniamo importanti. Più siamo a fare alcune battaglie e meglio è perché pensiamo che queste lotte e questi temi possono portare benessere alla cittadinanza. Sui punti in comune ben venga, sul resto si deve lavorare”. L'ex presidente della Camera non ha risparmiato qualche bordata nei confronti del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in relazione alla realizzazione del Ponte sullo stretto. “Sinceramente il Ponte pensato da Salvini mi ha anche un po’ paura. I fondi del Pnrr – ha sostenuto Fico - vanno usati bene e vanni spesi, perché è la grande opportunità che abbiamo. Noi invece mettiamo altra carne a cuocere, l’autonomia che va contro i fondi del Pnrr e adesso il Ponte sullo Stretto. Per arrivare qui c’è solo una strada stretta e sempre piena di lavori. Ma di cosa stiamo parlando? Degli spot elettorali di Salvini?”
Caso Gentile, Fico: “Truffa del Centrodestra in Giunta elezioni”
Ma le accuse dell'esponente dei 5 Stelle nei confronti del centrodestra non si sono limitate al progetto del ponte. “C’è un altro scandalo molto grande – ha osservato Fico - che è la truffa che la destra sta facendo nella Giunta per le elezioni perché dopo il voto, con i parlamentari eletti, con i presidenti di seggio che hanno dichiarato il voto e anche il ministero degli Interni, si vogliono cambiare le carte in tavola e dichiarare che alcuni voti sono oggi validi quando invece erano nulli”. Il riferimento è all'intenzione del centrodestra di cambiare, in Giunta delle elezioni alla Camera, i criteri per la valutazione di validità o nullità dei voti alle ultime elezioni politiche: secondo quanto da settimane denuncia il Movimento 5 Stelle, in questo modo verrebbe penalizzata la rappresentanza pentastellata in Parlamento. “E perché? Perché – ha sostenuto Fico - ci sono parlamentari, nello specifico un non parlamentare che vuole diventare parlamentare ai danni dei nostri eletti (il riferimento è al forzista cosentino Andrea Gentile che beneficerebbe della modifica, ndr). Quindi, dei voti nulli oggi li vogliono dichiarare favorevoli. Ma è una truffa gravissima, che mina la democrazia e non so come il ministro degli Interni o la Meloni possano accettare questa truffetta che stanno operando nella Giunta per le elezioni”. Ancora più dure le parole utilizzate dell'ex procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho secondo il quale “assegnare una regola diversa e stravolgere i principi che regolano lo Stato di diritto è davvero qualcosa di obbrobrioso. “Le regole – ha esordito De Raho - sono la base della nostra democrazia e sono i valori che la nostra Costituzione ha posto alla base del Paese. Quando vengono stravolte le regole la reazione dev'essere molto forte. Nell'ambito della Giunta delle elezioni è stato proposto di cambiare una regola, ma non per il futuro bensì per il passato. Il che – è evidente – è contrario anzitutto ai nostri principi costituzionali, è contrario al principio di legalità e allo Stato di diritto. Leggere diversamente rispetto al momento delle elezioni significa non dare al voto il suo effettivo significato: sia gli elettori sia gli scrutatori ben conoscevano le reogle, che erano quelle dettate nelle istruzioni del ministero dell'Interno. Da ciò – ha aggiunto il deputato M5S – ne deriva che l'elettore che ha sbarrato due simboli nell'ambito di una coalizione non ha voluto dare il voto a quei partiti, ha voluto annullare il proprio voto. Altrimenti, avrebbe espresso il voto in modo corretto. Quindi ora riesumare questa parte, assegnando una regola diversa e stravolgendo i principi che regolano lo Stato di diritto è davvero qualcosa di obbrobrioso”.
B. M.
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