Catanzaro, 13 luglio - Sono state circa 300 le segnalazioni pervenute all'Arpacal da quando, dieci giorni fa, ha istituito il numero verde gratuito 800.331.929 per segnalare le diverse emergenze e potenziali fenomeni di inquinamento delle acque marino-costiere calabresi. Il numero che rientra nel progetto “SOS Pronto intervento per il Mare” è attivo per tutta l'estate dalle 8 alle 20 attraverso una linea dedicata gratuita con la collaborazione delle varie capitanerie di porto.
In questi primi dieci giorni di attività, il numero verde ha quindi ricevuto circa trecento segnalazioni, uniformemente diffuse su tutta la costa regionale, con aree di maggiore criticità ed episodi segnalati dai cittadini che,dicono dall'Arpalca "in alcuni casi, sono state vere e proprie emergenze ambientali". Il 31% delle segnalazioni sono giunte dalla provincia di Cosenza, con prevalenza dalla costa tirrenica ed in particolare dal comune di Fuscaldo. Il 28% dalla provincia di Catanzaro, con criticità segnalate più volte nell’area di Gizzeria, Sellia Marina e S. Andrea Jonio. Il 23% delle segnalazioni sono giunte da turisti sulla costa di Vibo Valentia che hanno segnalato la presenza di liquami a mare, evento poi verificato di concerto con le Capitanerie di Porto e corrispondente alla rottura di alcune pompe di sollevamento di impianti di depurazione. Il 13% delle segnalazioni sono giunte dalla provincia di Reggio Calabria, con criticità subito attenzionate a Marina di San Lorenzo e San Ferdinando, oltre che Siderno e Catona di Reggio Calabria; in quest’ultima località la Capitaneria di Porto e l’Arpacal hanno proceduto al sequestro del locale depuratore. Il 5% delle segnalazioni, infine, è giunto dalla provincia di Crotone, dove si sono verificate delle emergenze nei comuni costieri di Cutro ed Isola Capo Rizzuto.
Soddisfatta di come sta rispondendo la popolazione calabrese all'istituzione di questo numero verde è il presidente dell’Arpacal, Marisa Fagà, che ha avuto modo di sottolineare come “in questa stagione estiva vi sia un concorso da parte di diversi soggetti istituzionali, tutti impegnati a garantire il mare pulito. Sono incrementati i controlli dei nostri tecnici, che in alcuni casi hanno permesso di individuare qualche stragista del mare. Ma oltre all’Arpacal, la Regione e le Capitanerie di Porto, vi è anche la collaborazione dell’Afor, che ha ulteriormente attrezzato il proprio personale con dotazione tecnica apposita per implementare il monitoraggio lungo i fiumi, o l’azione della Protezione civile regionale, che si è impegnata per fronteggiare alcune criticità legate allo smaltimento dei fanghi di depurazione. E’ un sistema Calabria che lavora per un unico obiettivo, per garantire il rispetto più assoluto dell’ambiente”.
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