Riace – La notizia dell’arresto del primo cittadino di Riace, Mimmo Lucano, ha scatenato, inevitabilmente una serie di reazioni, anche e soprattutto proprio per via della sua figura in veste di sindaco pro migranti, per i quali si è da sempre impegnato. Una notorietà che travalicò i limiti nazionali, tanto che nel 2016 la rivista americana "Fortune" lo inserì tra le 50 personalità più potenti nel mondo. Diversi gli attestati di solidarietà arrivati al sindaco, quindi, sia da parte di personaggi del mondo politico e non. Intanto per il prossimo 6 ottobre è stata organizzata una manifestazione proprio a Riace dai centri sociali e le realtà della sinistra antagonista e militante con una grande mobilitazione in programma per le ore 15. Tuona invece contro il Ministro Salvini, che con un tweet afferma: "Accidenti, chissà cosa diranno Saviano e tutti i buonisti che vorrebbero riempire l'Italia di immigrati!?”
Gad Lerner: “È uno schiaffo a chi accoglie”
"Il mandato di arresto per il sindaco di Riace è uno schiaffo in faccia a chi pratica il dovere dell'accoglienza e conferma la pulsione fascistoide di cui sta cadendo preda il nostro paese. Solidarietà piena a Mimmo Lucano". Così Gad Lerner sul suo profilo facebook.
Beppe Fiorello: “Allora arrestateci tutti”
"Siamo tutti in pericolo, punto. Il sindaco #domenicolucano è stato arrestato per aver accolto non per aver favoreggiato, allora #arrestatecitutti". Lo scrive su Twitter Beppe Fiorello, che in una fiction Rai ancora non andata in onda, interpreta il sindaco di Riace Domenico Lucano. "Crederò in te più di prima - scrive inoltre Fiorello -. Qualcuno si porterà sulla coscienza la vita di un uomo straordinario, io lo so che Mimmo non sopporterà questa vergogna, ora cerco parole per difenderlo ma mi rendo conto che non va più difeso, va amato come lui ama il prossimo". Fiorello invita poi il Papa a intervenire: "@Pontifex_it a lei la parola, la spieghi lei a questa politica la differenza tra accogliere i bisognosi e favorire le mafie".
Saviano: “Primo passo verso stato autoritario”
"Questo governo, attraverso questa inchiesta giudiziaria, da cui Mimmo saprà difendersi in ogni sua parte, compie il primo atto verso la trasformazione definitiva dell'Italia da democrazia a stato autoritario. Con il placet di tutte le forze politiche". Lo scrive Roberto Saviano su Facebook, in merito all'arresto del sindaco di Riace Domenico Lucano, sottolineando che "nelle azioni di Mimmo Lucano non c'è mai finalità di lucro, ma disobbedienza civile". "Mimmo Lucano è agli arresti domiciliari - scrive Saviano -. La motivazione è favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La verità è che nelle azioni di Mimmo Lucano non c'è mai finalità di lucro, ma disobbedienza civile. Disobbedienza civile: questa è l'unica arma che abbiamo per difendere non solo i diritti degli immigrati, ma i diritti di tutti". "Perché tutti abbiamo il diritto di vivere una condizione di pace sociale - continua lo scrittore -, tutti abbiamo il diritto di vivere senza cercare colpevoli, e se il ministro della Mala Vita, Matteo Salvini, ha subito individuato in Mimmo Lucano un nemico da abbattere, il Pd non ha mai compreso che se davvero voleva ripartire da qualche parte per ritrovare un barlume di credibilità (ora è troppo tardi), avrebbe dovuto farlo da Riace, da Mimmo Lucano. E invece Mimmo è solo, e la Bossi-Fini è ancora lì a inchiodare, a bloccare chiunque decida di accogliere e di salvare vite. Legge-obbrobrio, frutto del peggiore berlusconismo, ma che nessun governo ha osato cambiare. Mimmo Lucano lotta contro una legge iniqua, e lotta da solo. Una legge che vede dalla stessa parte - e silenziosamente coesi - tutti: quelli che io oggi considero i nemici politici della democrazia, ma anche i governi che hanno preceduto questo: tutti a vario titolo responsabili diretti di questi infausti tempi". "Vi sembra possibile che il problema della Calabria, terra di narcotraffico e corruzione criminale, sia l'immigrazione? - sottolinea Saviano - Mimmo Lucano è stato arrestato anche per "fraudolento affidamento diretto della raccolta rifiuti" eppure mai si legge negli atti della Procura di Locri che abbia agito per guadagno personale, anzi, si sottolinea il contrario. Mi domando di quanti amministratori si possa dire lo stesso. E proprio oggi che il dramma principale dovrebbe essere l'analisi di un Def catastrofico, il problema del Paese deve necessariamente essere l'immigrazione, deve essere Mimmo Lucano, che invece ci stava mostrando la soluzione, ovvero come rendere virtuose accoglienza e integrazione. Il razzismo usato come arma di distrazione di massa". "Questo governo - conclude Saviano -, attraverso questa inchiesta giudiziaria, da cui Mimmo saprà difendersi in ogni sua parte, compie il primo atto verso la trasformazione definitiva dell'Italia da democrazia a stato autoritario. Con il placet di tutte le forze politiche".
Boldrini: “Lucano dimostrerà estraneità a fatti”
"Le decisioni della magistratura, come sempre vanno rispettate, ma sono certa che Mimmo Lucano saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati. Il Sindaco di Riace ha prodotto un modello di accoglienza che ha avuto riconoscimenti anche internazionali. Con la sua azione ha non soltanto aiutato richiedenti asilo e rifugiati che cercavano in Italia quella sicurezza che non avevano nei loro Paesi, ma ha risollevato l'economia di un territorio che, come tante nostre aree interne, si stava spopolando. E questo è avvenuto in una zona, la Locride, da sempre minacciata dalla presenza della criminalità organizzata. A Mimmo Lucano la mia solidarietà. Al Ministro Salvini che twitta felice per questa notizia va ricordato che le misure cautelari non sono una condanna e non determinano la colpevolezza di una persona che rimane semplicemente indagata. Va anche ricordato che, come Mimmo Lucano, pure Salvini è indagato: per sequestro di persona aggravato". Lo afferma Laura Boldrini, deputato di Sel.
Grasso: "Uomo coraggioso, preoccupa provvedimento"
"Mi preoccupa il provvedimento nei confronti del sindaco di Riace. Penso a Mimmo Lucano, uomo che ha avuto il coraggio di sperimentare un modello diverso di integrazione, e alle conseguenze che subirà un progetto di accoglienza conosciuto in tutto il mondo con cui un paese in via di spopolamento ha ripreso vita divenendo una comunità multiculturale unita e solidale. Non a caso un progetto avversato dal governo e da Salvini, che festeggia sui social come un ministro dell'Interno non dovrebbe mai fare. Da uomo di legge non commento gli atti prima di averli letti, ci sarà tempo per farlo". Così Pietro Grasso, senatore di Liberi e Uguali, in un post di solidarietà a Mimmo Lucano su Facebook.
Oliverio: “Difenderò e aiuterò Mimmo Lucano”
"Non sono ovviamente a conoscenza dei dettagli dell'inchiesta che ha portato all'arresto di Mimmo Lucano, tranne quello che trapela in queste ore sugli organi dì informazione a seguito del comunicato diffuso dagli inquirenti. Sono però a conoscenza di chi sia Mimmo Lucano, della sua opera, della sua passione, del suo impegno indefesso per gli altri e soprattutto per i migranti". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. "Sono ancora perfettamente a conoscenza - aggiunge Oliverio - di quello che era Riace un tempo e di quello che Riace è oggi. Sono perfettamente a conoscenza che il modello di integrazione di Riace è un faro, un modello appunto, un simbolo di quello che dovrebbe essere, e invece non è, l'accoglienza nel nostro Paese. Sono perfettamente a conoscenza che Mimmo Lucano è uomo di specchiata onestà e credibilità, che ha agito e agisce esclusivamente per gli altri e si batte per i diritti degli ultimi, dei poveri, di chi scappa dai loro paesi per guerre fame miseria . Di quelli che Mimmo chiama gli zeri. Per questi motivi sono dunque vicino a Mimmo Lucano e lo difenderò e lo aiuterò nella certezza che i tempi bui che stiamo vivendo troveranno alla fine un'uscita e che diritti dignità e libertà alla fine trionferanno". "Mimmo Lucano - conclude il Presidente della Regione Calabria - non è solo e io sono con lui, oggi come ieri. Sono con lui perché l'ho conosciuto da vicino e so che è una persona onesta e semplice. Una persona che ha dedicato la sua vita per gli 'ultimi della terra'".
Don Ciotti: “Ero e sono con Mimmo, se ha preso scorciatoie lo ha fatto per eccesso di generosità”
"Ero con Mimmo Lucano a Riace nel 2004, quando iniziò la sua straordinaria esperienza di sindaco, continuo a esserlo oggi dopo il suo arresto. Sono convinto che le leggi vadano rispettate, ma sono anche convinto che, se Mimmo ha imboccato delle scorciatoie, lo ha fatto per un eccesso di generosità: nessun tornaconto personale, nessun potere da prendere o conservare ma solo il desiderio di sostenere la speranza di persone fragili, garantendo loro un futuro e una vita dignitosa". A dirlo è don Luigi Ciotti presidente di Libera e del Gruppo Abele. "È un reato l'umana solidarietà? Si ripropone qui l'antico dilemma tra leggi dei codici e leggi della coscienza. Ripeto, bisogna stare sempre dalla parte della legalità, ma anche chiedersi se certe leggi non contraddicano la vocazione liberale e inclusiva della democrazia, vocazione che ha ispirato ogni passo dell'esperienza di Riace e del suo generoso sindaco. Ora c'è d'augurarsi che la politica, nel segno di una legalità inclusiva, sappia dare continuità e diffusione a un modello di accoglienza che ha generato lavoro e sicurezza e costruito la ricchezza umana e sociale di una comunità", conclude don Ciotti.
Fico: "Processo stabilirà la verità"
"Non è iniziato ancora il processo, quando inizierà il processo ci sara' il dibattimento e si arriverà a una verità. I processi servono per stabilire una verità . Al momento non c'è una verità". Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico rispondendo all'ANSA sul caso del sindaco di Riace.
Fassina: “Solidarietà a Mimmo Lucano”
"Totale solidarietà a Mimmo Lucano, Sindaco di Riace. Dimostrerà il valore umano e sociale esemplare dei suoi atti. A proposito di tweet, Matteo Salvini ha perso un'ottima occasione per stare lontano dal telefonino". Così Stefano Fassina risponde sull'arresto del Sindaco di Riace nel corso di Omnibus su La7.
Fiom: “Paradossale l'accusa”
"Continua l'accanimento contro Mimmo Lucano, sindaco di Riace. Il suo modello di accoglienza verso i migranti è da tempo sotto attacco, e oggi arriva l'arresto per la paradossale accusa di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. La Fiom ha sempre sostenuto le politiche di concreta integrazione portate avanti con coraggio da Mimmo Lucano e staremo al suo fianco anche in questo momento. È ancora più necessaria una mobilitazione nazionale contro il razzismo e per i diritti dei migranti, per l'accoglienza e per il lavoro di tutte e tutti". Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil.
Fratoianni: “Vogliono colpire un modello”
"Sono molto colpito dall'arresto di Mimmo Lucano, Sindaco di Riace. Proprio in un luogo che grazie alle iniziative di Mimmo è rinato. In una piccola comunità dove si fanno accoglienza e integrazione vera". Lo scrive su Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, di Liberi e Uguali. "Mi pare che alla base - prosegue l'esponente di Leu - ci sia proprio l'idea di colpire un modello e di sfregiare il primo cittadini e la sua comunità". "Insomma, l'idea di criminalizzare la solidarietà - conclude Fratoianni - mentre se rubi 49 milioni di euro, puoi restituirli in comode rate in 80 anni...".
Consigliere Lombardia: “Arrestato come Gandhi”
Il consigliere regionale lombardo Michele Usuelli (+Europa) ha espresso "solidarietà umana, personale e politica nei confronti del sindaco di Riace Domenico Lucano, campione dell'accoglienza, arrestato a Riace come Gandhi nel giorno del compleanno di Gandhi. È tempo di disobbedienza civile", ha detto all'inizio dei lavori in Aula. Immediata la reazione dai banchi della Lega, che hanno fischiato il consigliere di + Europa e gridato 'buffone'. Durante il suo intervento Usuelli ha anche esposto una fotografia del filosofo pacifista e un cartello con la scritta "Domenico Lucano arrestato come Gandhi".
Viviano: “Magliette rosse sotto casa Lucano”
"Credo che l'arresto del sindaco di Riace Mimmo Lucano, con accuse ancora tutte da valutare da parte del Tribunale del riesame di Reggio Calabria, non ci debba lasciare indifferenti. Da tempo Lucano era nel 'mirino' di chi criticava il suo modello di accoglienza degli immigrati e questo provvedimento giudiziario non mi sorprende. Come promotore, insieme a Libera ed altre associazioni, dell'iniziativa 'Magliette rosse' che il 7 luglio scorso mobilitò centinaia di migliaia di persone in Italia e all'estero, 'Per fermare l'emorragia di umanità', esprimo la mia solidarietà al sindaco di Riace e propongo di organizzare un raduno con magliette rosse sotto casa di Mimmo Lucano (che è agli arresti domiciliari) nel più breve tempo possibile". Lo scrive in una nota il giornalista di Repubblica Francesco Viviano.
Fornaro: “Salvini esulti per cattura mafiosi”
"Il rispetto dovuto al lavoro della magistratura inquirente, non può in alcun modo far passare in secondo piano il messaggio culturalmente e politicamente devastante che l'arresto di Mimmo Lucano trasmette al mondo intero: un sindaco capace di dare una straordinaria risposta sul terreno dell'integrazione dei migranti viene arrestato con annesso tweet celebrativo del ministro dell'Interno. Salvini riservi la sua esultanza per la cattura di criminali e mafiosi e si ricordi di essere un ministro della Repubblica Italiana e non un agitatore propagandista di un partito". Lo afferma il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro.
Pd Calabria: "Resta valore modello integrazione"
"Non entriamo nel merito del lavoro della magistratura, a cui in via esclusiva spetta il compito di indagare e fare luce su eventuali ipotesi di reato. Ciò che invece ci preme sottolineare è il valore del modello di integrazione e umanità che Mimmo Lucano è riuscito a realizzare a Riace". Lo sostiene, in una nota, Giovanni Puccio, responsabile organizzativo del Pd Calabria. "Un sistema vero di accoglienza e solidarietà - aggiunge - in cui gli ultimi hanno finalmente trovato dignità e diritti, in cui un borgo destinato ad appassire e spopolarsi ha recuperato vitalità. Riace è il simbolo di come, anche in questi tempi bui e attraversati da odiosi sentimenti di xenofobia e intolleranza, la convivenza con il diverso e l'accoglienza ai diseredati possano trovare diritto di cittadinanza nelle nostre comunità".
Legambiente: "Modello Riace va sostenuto e replicato"
"Siamo fiduciosi che presto verrà fatta chiarezza sulle accuse mosse al sindaco Mimmo Lucano, ma il modello Riace va difeso con forza. Si tratta di un esempio di buona accoglienza e integrazione a cui non vogliamo rinunciare e che anzi va replicato, come è già avvenuto in molti altri piccoli comuni italiani, proprio per stroncare il vero business illegale che ruota intorno a questo mondo. Non si strumentalizzi la vicenda giudiziaria per continuare a giocare in chiave elettorale e propagandistica sulla pelle dei disperati e ingannando gli italiani sui reali bisogni del Paese". È questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, e di Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria, alla notizia dell’inchiesta della procura di Locri sui finanziamenti del Viminale e della Regione al Comune di Riace per i progetti destinati ai richiedenti asilo che ha portato all’arresto del primo cittadino. Non possono essere messe in discussione la forza ed il valore di quelle idee alla base di un modello elogiato in tutto il mondo che ha saputo coniugare l’accoglienza dei migranti e la rigenerazione sociale e territoriale, il recupero urbanistico e la definizione di nuova identità di un luogo altrimenti avviato verso lo spopolamento e il declino - proseguono Ciafani e Falcone -. Il dramma dell’immigrazione, lo ripetiamo, non si può risolvere alzando muri e barricate o chiudendo i porti, ma proprio preparandoci a un’accoglienza capace di coniugare sicurezza, integrazione, solidarietà, sviluppo locale e coesione sociale. È questa idea che va difesa strenuamente così come va sostenuto il modello Sprar (il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ndr) che ha consentito di realizzare un programma di buona accoglienza, distribuito sul territorio, che ha superato tanti problemi del passato. Invece, il Decreto sicurezza approvato in Consiglio dei ministri, oltre ad avere evidenti profili di incostituzionalità, prevede il ridimensionamento degli Sprar, un errore imperdonabile frutto di una scelta ideologica e pericolosa che rischia di gettare l'Italia nel caos".
Cgil Calabria: "Ci mobiliteremo"
"Con Mimmo Lucano e #Riace. Il provvedimento della Magistratura che è da rispettare sempre, blocca di fatto l'esperienza di accoglienza da tutti ritenuto un esempio. Restiamo in attesa di conoscere i dettagli del provvedimento. Siamo vicini a #Riace e Mimmo Lucano. Ci mobiliteremo". È quanto scrive su facebook il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato
Anpi, Arci, Cgil, Libera, Articolo 21, Aned: "Solidarietà a Mimmo Lucano"
Riace, un piccolissimo paese quasi spopolato della profonda Calabria, è diventato un simbolo nel mondo. Il modello Riace è semplicemente la straordinaria dimostrazione che si può costruire un efficace sistema di accoglienza diffusa, che l'integrazione rappresenta una importante occasione di sviluppo per il territorio, che costruire una società inclusiva e accogliente è un vantaggio per tutti. Un'utopia contro la quale negli ultimi mesi aveva fatto già balenare le sue accuse il Ministro dell'Interno: la colpa di Riace sarebbe quella di aver accolto troppo, anche oltre le decisioni delle commissioni prefettizie. Sta di fatto che i finanzieri stamattina hanno arrestato, ai domiciliari, l'uomo-simbolo di quella esperienza, il sindaco Mimmo Lucano, con l'accusa -tra l'altro- di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Le inchieste della magistratura si rispettano sempre, ma questa ordinanza nei fatti blocca l'esperienza più significativa che dimostra come integrazione e accoglienza siano la chiave di volta per risollevare l'intero Paese. Restiamo in attesa di conoscere i dettagli del provvedimento, ma esprimiamo solidarietà al sindaco Mimmo Lucano e ci mobiliteremo per confermare tutta la nostra vicinanza alla comunità di Riace.
CittadinanzAttiva e Comitato Malati cronici: "Vicini a Mimmo Lucano e alla sua comunità"
"L'arresto di Mimmo Lucano - affermano Felice Lentidoro e Giuseppe Gigliotti di CittdinanzAttiva e Comitato Malati Cronici - anche se ai domiciliari, suona di vendetta politica e lo spessore della violenza inaudito perché non è paragonabile a nessun precedente.La politica,quella riprovevole si intende, insieme alle organizzazioni mafiose di varia natura,alla massoneria deviata,alle logge del cemento hanno distrutto la nostra Terra e quasi sempre ne sono usciti indenni e arricchiti.Il veleno e la morte con i rifiuti nocivi e dannosi hanno pregiudicato gran parte del nostro presente e del futuro dei nostri figli. Le malattie letali in continuo crescendo a causa dei siti inquinati sono cosa da nulla in una regione martoriata. Mimmo Lucano si è distinto in questi anni per una politica dell'accoglienza,dell'immigrato ritenuto non un nemico ma una risorsa,ha praticata la buona dottrina dell'inclusione.E' diventato un simbolo e questo è quello che si è voluto colpire.Basti pensare il tono inaccettabile ed ironico del ministro degli interni nel commentare la misura cautelare. Nel suo agire, avrà commesso qualche errore?Questo non lo sappiamo e come ha riferito il presidente della Camera,Fico, non lo sa nessuno. Il processo avrà modo di dimostrare,ne siamo sicuri,l'inconsistenza delle accusa,che si dimostra già ora sproporzionata alle misure adottate. Lo scontro politico e specificamente il terreno dell'immigrazione sta facendo pagare un caro prezzo ad un uomo e ad una comunità incolpevoli.Si vuole tornare indietro e non tenere conto della storia che avanza.Si deve impiantare un terreno di scontro contro il diverso.Pensavamo che il colore della pelle,il luogo di origine,la religione,il sesso fossero categorie concettuali non più causa di discrimine.Invece quanto sta accedendo oggi a Riace riaccende scontri aspri e rimette in moto una cultura che davvero nuoce alla pace e alla condivisione. Noi siamo vicini a Mimmo Lucano e alla comunità che rappresenta e saremo presenti alle manifestazioni di lotta e solidarietà preannunciate".
Forum Terzo Settore: "Restare ancorati al valore dell'accoglienza"
Il Forum del Terzo Settore della Calabria in merito alla vicenda che vede coinvolto il piccolo comune di Riace ed il suo sindaco Mimmo Lucano ritiene che, se da una parte occorre rispettare ed avere fiducia nel percorso che la giustizia farà, con forza e determinazione ritiene che non si debbano mettere in discussione il valore ed il sistema dell’accoglienza che in particolare in Calabria tantissimi comuni hanno scelto come risposta ad una drammatica emergenza umanitaria. Il nostro paese è da sempre un paese ospitale ed accogliente. Se si rinchiudesse nell’egoismo del suo benessere rinnegherebbe i valori migliori nei quali sono cresciuti tante generazioni. Noi calabresi che abbiamo sperimentato e continuiamo a soffrire lo sradicamento dalla nostra terra di generazioni e generazioni di giovani e di intere famiglie e comunità non possiamo rimanere insensibili dinnanzi al dramma ed alle tragedie che vedono coinvolte tante persone che scappano dalle guerre, dalla fame e dalla estrema povertà. L’Africa è stata è continua ad essere un luogo di rapina delle sue materie prime, di sfruttamento di tutte le sue risorse comprese quelle umane da parte del mondo cosiddetto evoluto, ha pagato e continua tutt’oggi a pagare un prezzo altissimo in termini di vite umane. Crediamo dunque che occorre rimanere saldamente ancorati al valore dell’accoglienza, studiare forme di cooperazione con i luoghi di partenza degli immigrati, rendere più efficienti i soccorsi e creare accoglienza ed integrazione. Riteniamo infine che il sistema degli SPRAR si è rivelato un ottimo strumento di accoglienza e di integrazione e per questo non va né ridimensionato né abolito".
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