Lamezia Terme - Ogni giorno in Italia tre persone perdono la vita mentre lavorano. Un dato drammatico che racconta una vera e propria emergenza sociale. In Calabria, dall’inizio dell’anno, le denunce di infortunio presentate all’INAIL sono state 5.669, di cui 17 con esito mortale. Solo nella provincia di Catanzaro si contano 1.311 casi, 5 dei quali mortali.
In questo contesto si è svolta a Settingiano la 75ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, promossa dall’ANMIL. L’iniziativa ha rappresentato un momento di riflessione collettiva e di impegno condiviso per contrastare quella che il Presidente Regionale Luigi Cuomo ha definito “una vera e propria mattanza”.
La Direttrice di INAIL Calabria, Teresa Citraro, ha sottolineato come questa sia “una battaglia di civiltà che dobbiamo combattere tutti insieme”. Secondo Citraro, serve “più formazione, più prevenzione e maggiore consapevolezza”, ma soprattutto una rete di collaborazione sul territorio “per rafforzare la coesione alla base di una nuova cultura della sicurezza”.
Un messaggio forte e chiaro, che trova riscontro nell’impegno istituzionale: lo scorso 4 luglio, presso la Prefettura di Catanzaro, è stato sottoscritto il Patto Territoriale di Comunità per la Prevenzione degli Infortuni, la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro e la Legalità. Un accordo che coinvolge enti pubblici e privati, con l’obiettivo di unire le forze per invertire un trend drammatico e diffondere una visione della sicurezza come valore umano e morale, non come mero costo economico.
Come ha ricordato il Prefetto Castrese De Rosa sulla sua pagina Facebook bisogna “investire sulla sicurezza significa investire sulla vita. È un dovere morale, prima ancora che giuridico”. Un richiamo forte alla responsabilità collettiva, affinché la sicurezza sul lavoro diventi finalmente parte del nostro modo di vivere quotidiano.
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