
Soveria Mannelli - "Una mattina di novembre, le voci della memoria torneranno a farsi vive tra i banchi di scuola. Il 14 novembre, alle ore 10,30 l’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” di Soveria Mannelli ospiterà Diomira Pertini, figlia di Eugenio Pertini e nipote di Sandro Pertini, per un incontro che unirà storia, emozione e impegno civile" è quanto si legge in una nota.
"Davanti alle ragazze e ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Soveria Mannelli e Carlopoli - informano - Diomira racconterà una storia familiare che è anche la storia d’Italia: quella di un padre, Eugenio, morto nel campo di concentramento di Flossenbürg perché antifascista, e di uno zio, Sandro, che visse la prigionia, la Resistenza e poi l’onore di guidare la Repubblica come Presidente dal 1978 al 1985. Una testimonianza che riporta al centro la scelta della libertà, compiuta da uomini e donne che non si arresero al totalitarismo e al fascismo, e che oggi può ancora parlare ai giovani con la forza semplice delle vite vere".
"All’incontro - sottolineano - saranno presenti la Dirigente Scolastica Teresa Pullia, i Sindaci di Soveria Mannelli e di Carlopoli,Michele Chiodo ed Emanuela Talarico, i docenti Corrado Plastino e Cinzia Fiorenza, responsabili del “Progetto Memoria”, Cristina Florean, rappresentante dell’ANED di Verona (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti) a Mario Vallone, presidente dell’ANPI regione Calabria (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia). Il “Progetto Memoria” è da anni uno dei pilastri educativi dell’Istituto “Gianni Rodari”: attraverso incontri, laboratori e confronti con testimoni del Novecento, la scuola aiuta gli studenti a conoscere le radici della libertà e della democrazia. Quest’anno, il percorso si intreccia con le celebrazioni per gli 80 anni della Repubblica Italiana, proponendo anche un’attività teatrale che darà voce ai grandi temi della storia e ai valori repubblicani".
"Il colloquio di Diomira Pertini con gli studenti di Soveria Mannelli e di Carlopoli sarà dunque molto più di un incontro: sarà un passaggio di testimone, un modo per dire ai giovani che la libertà non si eredita, ma si costruisce ogni giorno, con la memoria, la coscienza e il coraggio. Sarà un momento di profonda riflessione e di condivisione, in cui le parole della memoria si intrecceranno con le domande, le curiosità e le emozioni degli studenti. Attraverso il racconto di Diomira Pertini, i ragazzi potranno comprendere come le scelte individuali di coraggio e di giustizia possano cambiare il corso della storia, e come la libertà, conquistata a caro prezzo, resti un bene fragile da custodire".
"L’incontro rappresenta anche un segno concreto del legame tra scuola e territorio, un dialogo intergenerazionale che rinnova l’impegno a coltivare i valori della Costituzione, della solidarietà e della pace. Come amava ricordare Sandro Pertini, “i giovani non hanno bisogno di prediche, ma di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”: è proprio da questo spirito che nasce l’iniziativa, per trasformare la memoria in azione, la conoscenza in responsabilità, e l’ascolto in partecipazione".
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