Lamezia Terme - Ѐ “Liberi Liberi” il titolo scelto per la XIV edizione di Trame, l’ormai storicizzato Festival dei Libri sulle mafie, appena inaugurato al Chiostro San Domenico, con i saluti istituzionali del presidente di Fondazione Trame Nuccio Iovene, del direttore artistico del Festival Giovanni Tizian e del neosindaco di Lamezia Terme Mario Murone, alla presenza di numerose autorità civili e militari. “Il titolo è un omaggio al giovane giornalista Giancarlo Siani, grande amante di Vasco, ucciso dalla camorra quarant’anni fa” spiega Giovanni Tizian, “ma è anche un modo per dire che ognuno deve sentirsi libero di scegliere il proprio percorso, senza che nessun altro scelga per lui”.
E accanto all’anniversario della morte di Siani, come ricordato da Iovene, quest’edizione è dedicata anche al ricordo dei cinquant’anni dalla morte del giudice Ferlaino, ucciso dalla ‘ndrangheta il 3 luglio del ’75: un omicidio di cui tuttora si ignorano mandante ed esecutore materiale. Un altro anniversario, più lieto, che ricorre quest’anno, è quello dei vent’anni dalla nascita di ALA (Associazione Lametina Antiracket) la cui attività sarà ricordata con una striscia quotidiana per ognuno dei sei giorni del Festival, che si svolgerà dal 17 al 21 giugno fra Chiostro San Domenico e Palazzo Nicotera, ma sarà presente con una serie di segni e di iniziative anche in altri angoli significativi della città: in particolare, con le installazioni poste presso la Stazione Centrale, l’Aeroporto internazionale, Mercato Botticelli, e con la mostra “Gli Invisibili” già visitabile presso il Tribunale cittadino, fino a giorno 22.
Rimanendo in tema di linguaggi figurativi, Trame inaugura oggi altre tre mostre, una delle quali resterà aperta al pubblico anche dopo la chiusura del Festival “proseguendo sulla strada dell’abbattimento dei suoi limiti temporali” secondo le parole di Iovene. Si tratta della Mostra fumetto su Giancarlo Siani “E lui che mi sorride…” con disegni di Emilio Lecce e testi di Alessandro Di Virgilio, ideata da Round Robin editrice, un progetto realizzato in collaborazione con Fondazione Trame, Direzione Regionale Musei Nazionali Calabria, Museo Archeologico Lametino, e daSud Media Civico. La mostra sarà visitabile all’interno del Museo, dal 17 giugno al 28 settembre 2025. Ancora, al piano terra del Complesso San Domenico sarà visitabile durante il Festival la mostra “Il Valore Della Testimonianza”, con foto inedite di Andy Rocchelli, giovane fotoreporter ucciso nel Donbass.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con la famiglia di Andrea Rocchelli, Articolo 21, Consiglio nazionale Ordine dei Giornalisti, Fondazione Trame, ed è una coproduzione di collettivo Cesura, associazione Amici di Roberto Morrione, in collaborazione con l’Ordine nazionale dei giornalisti e con i famigliari di Andrea Rocchelli. Inoltre, al piano terra di Palazzo Nicotera, sarà visitabile durante il Festival l’installazione “L'ombra del pizzo” dell’artista Grazia Resta. Fra i temi portanti della XIV edizione la libertà di stampa, l’evoluzione delle mafie che “sparano di meno e guadagnano di più”, i fenomeni migratori, e come sempre il tema della memoria delle vittime dimenticate. Previsti più di cento ospiti, fra cui il giornalista Roberto Saviano che presenterà il suo ultimo libro.
“Un saluto caloroso e un ringraziamento a tutti i giovani volontari” da parte del sindaco Murone, che promette di “fare dei giovani il tema portante di questa consiliatura”, e anche di “implementare le attività del Festival” perché porti avanti un “contrasto propositivo alle mafie, attraverso temi importanti come quelli della giustizia e della libertà d’informazione, diritti costituzionali garantiti che hanno il loro riflesso primario nella crescita sociale, dando ai giovani una prospettiva diversa e un futuro d’impegno”. Sentiti i ringraziamenti di Iovene non solo a Murone per il suo intervento ma “anche agli altri sindaci che hanno accompagnato il Festival dalla sua nascita nel 2011: Gianni Speranza e Paolo Mascaro”.
Giulia De Sensi
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