Lamezia Terme - Un momento di grande commozione quello di oggi per il tredicesimo anniversario della tragica scomparsa degli otto ciclisti lametini. Davanti alla stele che ricorda Fortunato Bernardi, Giovanni Cannizzaro, Pasquale De Luca, Domenico Palazzo, Rosario Perri, Vinicio Puppin, Francesco Stranges e Domenico Strangis, familiari, amministratori cittadini, forze dell’ordine e il vescovo di Lamezia, monsignor Serafino Parisi.
Un momento intenso di preghiera e condivisione in ricordo di un evento che segnò la comunità lametina e non solo in quel tragico 5 dicembre 2010. Il sindaco Paolo Mascaro ha ricordato quel “giorno del 2010 con una la città che fu lacerata. Anche oggi dopo 13 anni si è sempre qua a ricordare quelle otto persone amanti dello sport che dall’alto ancora ci guardano. L’impegno di tutti noi è contribuire a che questa tragedie non debbano più esserci con l’educazione stradale e una maggiore attenzione affinché le strade siano sicure”.
Il presidente del Consiglio comunale, Giancarlo Nicotera ha parlato di “una tragedia che in tema di sicurezza stradale deve servire da monito”. Ricordando in modo commosso gli otto ciclisti. Il momento di preghiera è stato officiato dal vescovo Parisi. “La preghiera di oggi - ha sottolineato- è un pensiero per questi otto nostri fratelli. Penso alle loro famiglie alle loro lacerazioni, alla comunità lametina, calabrese e nazionale”. Parisi ha poi fatto appello al senso di responsabilità per la “sicurezza delle strade, con progetti strutturali per garantire la passione dei ciclisti. Dobbiamo pensare al di là della retorica - ha concluso - che la morte di questi ciclisti non sia stata vana”.
A. C.
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