Lamezia Terme - Insieme al Museo Archeologico Lametino per educare alla cittadinanza attraverso il patrimonio culturale pubblico. A seguito del successo della mostra “Visioni Civiche L’Arte Restituita. Dalle opere confiscate alle mafie al bene comune”, promossa da Fondazione Trame ETS e Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, con la collaborazione dell’Associazione MetaMorfosi e il patrocinio del Ministero dell’Interno, Trame prosegue il percorso destinato alla valorizzazione delle opere restituite con una nuova iniziativa, finanziata da Regione Calabria con risorse PAC 2014/ 2020- Az. 6.8.3, digitale, dedicata principalmente alla formazione civica delle giovani generazioni, intrecciandosi con la nuova offerta educativa permanente che il Museo Archeologico Lametino offre al territorio.
Sarà proprio il Museo Archeologico Lametino, luogo simbolico che ha ospitato la mostra in occasione della tredicesima edizione di “Trame.Festival dei libri sulle mafie”, ad accogliere venerdì 24 ottobre, alle 17, una presentazione pubblica rivolta a dirigenti scolastici, docenti, studenti e stampa. All’incontro sarà presente Domenico Piraina, Direttore del Palazzo Reale e del Settore Promozione Culturale del Comune di Milano e dei Musei Scientifici Milanesi, interverranno inoltre Annalisa Spinelli, assessora alla Cultura del Comune di Lamezia Terme, Nuccio Iovene, Presidente di Fondazione Trame, Simona Bruni, Direttrice del Museo Archeologico Lametino, Francesco Cefalà, Direttore di Fondazione Trame, Domenico Bennardi, Consulente ICT di Artedata, Stefania Bruno, Amministratore di Artedata, moderati da Cristina Porcelli, Referente dei Servizi Educativi del Museo.
Con questo appuntamento prosegue l’alleanza virtuosa tra Fondazione Trame e il Ministero della Cultura per la presentazione congiunta di una proposta che, attraverso il patrimonio culturale pubblico, promuova la partecipazione civica e democratica delle nuove generazioni. L’appuntamento diventa anche occasione per presentare il Progetto Educativo per le Scuole 2025-26 del Museo Archeologico Lametino. Per la serata è prevista l’apertura straordinaria del Museo fino alle 22 e accompagnamenti guidati al percorso museale e all’installazione virtuale a cura del personale e dei volontari di Fondazione Trame. Ricordiamo come, dal 18 giugno al 28 luglio 2024, la mostra Visioni Civiche, curata dal professor Lorenzo Canova, ha registrato oltre 1.700 visitatori, portando per la prima volta al pubblico una selezione di opere d’arte confiscate alla criminalità organizzata, tra cui lavori di De Chirico, Ligabue, Lodola, Annigoni, Cascella, Berlingeri. Un’iniziativa che ha contribuito ad accendere l’attenzione nazionale sul tema dell’arte come bene comune e sul valore simbolico della restituzione alla collettività dei patrimoni sottratti alle mafie. A partire da quel successo, Fondazione Trame ha intensificato le collaborazioni istituzionali, come quella con l’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati (ANBSC) e con numerosi altri partner culturali, partecipando a eventi come l’inaugurazione della mostra “SalvArti” a Palazzo Crupi, preceduta dalle anteprime di Roma e Milano, presentando l’esperienza a Salerno nell’ambito della edizione 2025 di “Cantieri Viceversa”, la summer school promossa dal Forum della Finanza Sostenibile e dal Forum Terzo Settore, nel focus sui beni confiscati, e infine, ricevendo un importante riconoscimento nell’ambito del convegno nazionale “Uniti per la Legalità”, svoltosi a Cittanova (RC) e promosso dall’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Con questa nuova proposta, Fondazione Trame estende l’esperienza di “Visioni Civiche” anche a coloro i quali non hanno potuto godere delle opere già esposte, consegnando così la mostra ad un’esperienza che diventa digitale e permanente, rivolgendosi specificatamente alle scuole secondarie di secondo grado di Lamezia Terme, e non solo, e coinvolgendo studentesse e studenti in un innovativo percorso formativo itinerante e immersivo. L’iniziativa, a cura di Fondazione Trame con l’apporto tecnico di Artedata - Ente di Formazione specializzato nella trasformazione digitale del settore culturale - prevede l’allestimento digitale in alta qualità delle opere confiscate, accompagnate da pannelli didattici, incontri con esperti, visori di realtà virtuale (VR) e momenti di confronto con esperti di settore e non solo.
Il progetto si inserisce pienamente nel quadro europeo delle azioni di conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale quali parte integrante dell'educazione alla cittadinanza, sia negli obiettivi di lotta al traffico illecito dei beni culturali e promozione della legalità, interpretando il patrimonio artistico come strumento di educazione, memoria e cittadinanza responsabile e attiva. La partnership inoltre con il Museo Archeologico suggella inoltre la visione condivisa e la responsabilità collettiva verso l'educazione dei giovani attraverso l’integrazione di percorsi formativi extracurricolari che mirano ad un ampliamento degli spazi e degli attori educativi sul territorio. Grazie alle tecnologie digitali e alle esperienze immersive, Visioni Civiche entra nelle scuole come un laboratorio di consapevolezza e partecipazione, per avvicinare i giovani al valore della legalità e alla responsabilità collettiva nella tutela del patrimonio culturale. L’ingresso al Museo è sempre gratuito per insegnanti dietro esibizione di idonea attestazione rilasciata dalle istituzioni scolastiche o autocertificazione.
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