
Lamezia Terme – In un luogo dove il tempo è spesso scandito dalla sofferenza, la musica è diventata il ponte per ritrovare il senso della festa e della vita. Ieri sera, la Cappella dell’Ospedale ‘Giovanni Paolo II’ ha ospitato la Polifonica Aulos, diretto dal Maestro Rosa D’Audino, per un concerto natalizio che ha trasformato l'Ospedale di Lamezia Terme in uno spazio di luce e speranza. L’evento, trasmesso in filodiffusione in tutti i reparti e nelle sale d'attesa, ha permesso alla melodia di raggiungere ogni paziente, superando le barriere dell'isolamento e della malattia. In un contesto dove le parole a volte faticano a trovare spazio, la musica si è confermata come il vero linguaggio universale di conforto, capace di parlare direttamente al cuore di chi soffre. In ospedale, il Natale rischia spesso di restare un concetto astratto o impercettibile, coperto dal rumore della sofferenza. Grazie alle voci della Polifonica Aulos, la magia della Natività è diventata invece una presenza tangibile: è stato come se un coro angelico si stringesse intorno al Mistero della Vita, ricordando a tutti che la dignità della persona va protetta e tutelata proprio nei momenti di maggiore fragilità - è questo che si legge in una nota.

L'Ospedale, prosuegue la nota, è indubbiamente il luogo del dolore, ma attraverso iniziative come questa si riafferma con forza la sua natura di luogo della speranza. Il senso vero della vita e del messaggio cristiano si ritrova proprio laddove c’è bisogno di amore vero e di Dio. La musica ha offerto quel sollievo necessario per animare ed entusiasmare gli animi, trasformando il mistero della sofferenza in un momento di comunione che accomuna l’umanità intera. La riuscita di questo momento di alta spiritualità è stata possibile grazie alla sensibilità di chi vive l’ospedale ogni giorno come una missione. Un ringraziamento sentito va al Direttore Sanitario, Dott. Antonio Gallucci, per aver accolto e favorito questa iniziativa, dimostrando una visione della cura che pone al centro l'umanizzazione del percorso ospedaliero. Un grazie profondo va inoltre alle Suore dell’Ospedale, la cui accoglienza premurosa e costante presenza sono state fondamentali per rendere la Cappella un focolare di calore umano e spirituale per il Coro e per tutti i presenti. L’impegno del Maestro Rosa D’Audino e dei membri della Polifonica Aulos resta una testimonianza preziosa di come l’arte possa farsi dono, portando la carezza del Natale a chi ne ha più bisogno.

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