Lamezia Terme – È stata presentata al teatro Grandinetti l’apertura dell’anno pastorale 2015/2016. Sono state introdotte inoltre, le linee guida del giubileo della misericordia voluto da Papa Francesco. A introdurci a quest’ultima solennità è stato padre Ermes Ronchi, frate dell’Ordine dei Servi di Maria, teologo e Priore del Convento di San Carlo al Corso a Milano. Il frate facendo riferimenti a salmi, scritti teologali ed episodi biblici spiega, “è la misericordia che dà la vita come una madre generosa, e apre gli occhi, dona speranza e salvezza e sicurezza. Il misericordioso semina occhi nuovi sulla terra, la misericordia è forza di vita contro il rischio di morte come accade nell’Esodo, quindi è come se la misericordia fosse un sì alla vita e un no ai faraoni e alla loro legge di morte. Al centro della vita - ha continuato padre Hermes - c’è la croce di Cristo, la sua grazia. Il centro di tutto è porre un Dio più grande del nostro cuore, un Dio che non colpevolizza nessuno e non spezza nessuno, ma sacrifica solo se stesso e non sacrifica nessuno, perché ama incondizionatamente tutti, ci dona solo salvezza e luce di bontà - ama bene. Bisogna diventare storia di misericordia fare ciò che Gesù ha fatto sacrificandosi per noi, ‘beati i misericordiosi che troveranno misericordia’ scrive Matteo nel suo vangelo, donare per ricevere ciò che si è donato. ‘credere a Dio come a un bambino’ così conclude padre Ronchi leggendo una poesia di un sacerdote polacco
Il Delegato diocesano per il Giubileo Don Domenico Cicione ha spiegato che le scelte relative al padre Ronchi e il teatro Grandinetti; il frate perché, “è figura conosciuta e di profonda esperienza culturale e teologale, mentre il teatro è un luogo centrale nel panorama cittadino ed è pertanto, capace di accogliere il maggior numero di gente possibile, nessuno può essere escluso dal perdono di Dio, questo Giubileo è un grande dono che ci ha fatto il Santo Padre. Si deve entrare intensamente e fattivamente in questo anno di giubilo, perché significa coronare il desiderio dei fedeli di fare esperienza della misericordia di Dio e testimoniarla a tutti i nostri fratelli”.
L’evento di oggi si è aperto con l’intervento del vescovo Luigi Cantafora “l’anno della misericordia, dovrà figurare come un cammino che la chiesa lametina tutta, intraprenderà verso l’apertura del Giubileo straordinario della Misericordia, indetto e donatoci da Papa Francesco, un giubileo straordinario da vivere alla luce del Signore. Rinnovare la misericordia di Dio questo deve rappresentare questo anno Santo e dovrà inoltre mantenere i segni della tenerezza che Dio offre a tutti, afflitti e non, un’occasione per risvegliare e continuare nell’opera della nuova evangelizzazione, amare Dio con tutte le proprie forze mettendo da parte le futilità, così il cristiano può essere e diventare veramente felice, il cristiano deve e può migliorare e rinnovare la sua fede nella bontà di Cristo, soprattutto in questo lasso di tempo molto frammentato, bisogna gustare, palpare l’amore di Dio”
La giornata giubilare inizierà a Roma
Il Giubileo inizierà l’8 dicembre (giorno dell’immacolata) e si concluderà il 20 novembre 2016 (solennità di Cristo Re). In tutte le diocesi più importanti si celebrerà questa solennità, l’8 dicembre a Roma con la solenne apertura dell’Anno Santo. Dopo cinque giorni, il 13 dicembre, sarà aperta la Porta Santa della Cattedrale di Lamezia. A seguire sabato 19 dicembre sarà aperta la Porta Santa nel Santuario della Madonna di Dipodi e domenica 20 dicembre quella del Santuario della Madonna della Quercia a Conflenti.
Francesco Ielà
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