
Lamezia Terme - La poesia salverà il mondo: questo il concetto espresso dal biblista carmelitano padre Cosimo Pagliara, parafrasando Dostoevskij, alla presentazione del libro di poesie, in memoria di Salvatore Caparello, marito di Ida Ruberto, socia del Convegno di cultura Beata Maria Cristina di Savoia di Lamezia. In un’atmosfera coinvolgente e assorta nell’ascolto, si è svolto il 14 dicembre, presso il Complesso interparrocchiale San Benedetto di Lamezia Terme rettore don Domenico Cicione Strangis, il terzo appuntamento, dopo l'inizio del nuovo anno sociale, della sezione lametina dei Convegni di Cultura Beata Maria Cristina di Savoia. In una serata letteraria e di ricerca spirituale, la scrittrice Lisetta Cersosimo ha presentato il libro “Volo col pensiero” dell’autrice Ida Ruberto (edito da Reportage), alla sua seconda esperienza poetica, con corredo di Pasqualino Caparello, figlio di Ida e Salvatore. "Dal buio - ha confessato Ida Ruberto - dall'angoscia paralizzante, dalla prigionia , lentamente e faticosamente sono riemersa, avviandomi verso la chiarezza”.
Le chiavi, che hanno aperto le porte chiuse del cuore sono state la poesia, la pittura, olio su tela, il canto (con la Polifonica Aulos diretta dal maestro Rosa D'Audino), una delle sue seconde famiglie, la fede. La Chiesa del Carmine, la consacrazione alla Beata Vergine del Carmelo, l’appartenenza al Terz' Ordine Carmelitano di Lamezia, le pratiche quotidiane di fede, i ritiri con Padre Cosimo Pagliara, gli appuntamenti con le cristine e con l'assistente ecclesiastico, don Domenico Cicione Strangis, del Convegno di Cultura, nel quale l’autrice ha trovato l'altra delle sue seconde famiglie, hanno nutrito, sostanziato e fortificato la sua spiritualità laica. Aspetto quest' ultimo, "che avvicina mirabilmente l’autrice allo stile evangelico dei Convegni di Cultura Beata Maria Cristina di Savoia", hanno rimarcato la delegata regionale Filomena Cervadoro e la presidente Maria Cristina Michienzi. Su questa traccia si è mosso Padre Cosimo Pagliara, interpretando le poesie della Ruberto alla luce della sua elevata capacità di discernimento, magnificando la poesia, come eccelsa forma d'arte. In questo clima di profondità etico- morale, Don Domenico ha commentato il legame spirituale di Ida con la Beata Maria Cristina, portandone a testimonianza, a seguito della svelatura, il ritratto di Maria Cristina di Savoia, opera della stessa poetessa, emblema della Bellezza recuperata dall'autrice dopo i lunghi momenti bui. Ida Ruberto, grazie al libro, ha così celebrato la memoria di Salvatore Caparello, con una commovente cerimonia, animata dai versi elegiaci delle sue poesie (letture della professoressa Gianna Nicastri e della dottoressa Pina Mascaro), dal commento critico della scrittrice Lisetta Cersosimo, dal sincero attestato di stima dell'editrice Anna Maria Persico, dalle riflessioni teologiche di don Domenico e di Padre Cosimo, da sentimenti di accoglienza gioiosa di Filomena Cervadoro e di Maria Cristina Michienzi, dalla vibrante armonia delle canzoni della Polifonica Aulos e della solista Paola Magno.
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