Lamezia, studenti dell’istituto “Manzoni-Augruso” in visita alla mostra su Andy Warhol

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Lamezia Terme - Gli studenti dell'Istituto comprensivo “Manzoni-Augruso”, grazie all’iniziativa della Dirigente Scolastica Antonella Mongiardo sono stati fra i primi ad avere l'opportunità di visitare la mostra "Andy Warhol Flashback". L’esposizione, aperta fino al 16 marzo, è ospitata nella magnifica cornice di Palazzo Greco Stella di Lamezia: un edificio storico del 1800 recentemente restaurato e aperto al pubblico riunendo arte, design, ospitalità e cultura in una superba commistione di elementi antichi e restyling moderno, col contributo di brand di livello internazionale. La mostra, la prima del padre della pop art nel meridione d’Italia, è stata ideata e organizzata da Pietro Greco ed Elena Vera Stella, i padroni di casa, con l'intento di lanciare un progetto espositivo di forte richiamo, dedicandolo ad un personaggio iconico come Andy Warhol. Un evento frutto della collaborazione con importanti studiosi e art advisor, con un curatore del calibro di Maurizio Vanni, uno dei massimi studiosi di Warhol, a cui si deve il titolo della mostra: “Andy Warhol flashback. “Un termine - spiegano i due ideatori e organizzatori - nel senso di sguardo all'indietro: nel senso di una retrospettiva sui momenti più significativi della vita dell’artista, indagando i legami fra l’arte e la sua personalità; ma anche la narrazione che l’artista fa del proprio tempo, attraverso la scelta di alcuni soggetti emblematici”. L'esposizione ha presentato una cinquantina di opere originali di Warhol, permettendo agli studenti del Comprensivo di immergersi nel mondo della pop art e di apprezzare il talento e la creatività di uno degli artisti più influenti del XX secolo. Un’esperienza educativa che ha arricchito la loro comprensione dell'arte contemporanea, stimolandoli a riflettere sul significato dell'arte e della comunicazione nell'era dei media di massa, avendo l’opportunità di ammirare i capolavori più celebri, come i ritratti di Marilyn Monroe, Mao, e molti altri, tra cui il suo stesso autoritratto dell’artista e la serie legata alla morte di un’altra “icona” sua contemporanea, il presidente John Fitzgerald Kennedy. La mostra espone poi altre immagini legate alla sua capacità di provocazione, ovvero gli oggetti di consumo (Campbell’s soup, Coca-Cola) immortalati come opere d'arte, con cui Warhol si fa anticipatore della mercificazione e proliferazione delle immagini, caratteristiche del consumismo ma anche della cultura di massa, da lui profetizzata anche nella famosa frase, secondo cui "nel futuro tutti saranno famosi per 15 minuti", sulla spettacolarizzazione della gente comune.

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Un’esperienza, dunque, che ha coinvolto gli studenti e li ha stimolati a riflettere sul significato dell'arte e della comunicazione nell'era dei media di massa, grazie anche ad un’altra “rottura” operata dall’artista, quella con il concetto dell’unicità dell’opera d’arte, da lui riprodotta e riproposta in più versioni grazie alla tecnica della stampa serigrafica. I giovani visitatori, grazie anche alla bellissima accoglienza e alle accattivanti spiegazioni dei due mecenati, sono rimasti colpiti dall’effetto della visione “dal vivo” e dall’uso dei colori vivaci e contrastanti, che creano un effetto visivo di forte impatto visivo. Hanno anche imparato molto sul legame tra vita e arte di questa personalità complessa e sull’impatto che genio di Warhol ha avuto non solo nel mondo delle arti visive ma anche in molta parte dell’immaginario e della cultura contemporanei. Un’esperienza degna di un artista che ha segnato la storia dell'arte e della cultura del nostro tempo.

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