Roma - "Un lavoro minuzioso, realizzato su attente basi scientifiche, che individua le aree terrestri e marine sensibili per gli uccelli rispetto alla realizzazione di impianti eolici. Ministeri, regioni e attori sociali ne tengano conto". Lo dichiara la Lipu-BirdLife Italia presentando lo studio dal titolo "Sensitivity mapping for Renewable Energy in Italy", realizzato assieme a BirdLife International e con esperti nazionali e internazionali, alla vigilia della fase che porterà le regioni a individuare le aree idonee e non idonee per gli impianti eolici a terra (onshore) e a mare (offshore). La prima mossa dello studio è stata la messa a punto di una lista di 44 specie ornitiche sensibili per gli impianti onshore e 26 per quelli offshore. L'analisi della distribuzione geografica di queste specie, resa possibile anche grazie alle decine di migliaia di dati contenuti nella piattaforma ornitho.it, unitamente alla disponibilità di dati inerenti i maggiori movimenti migratori gentilmente forniti da diversi ornitologi, ha consentito di analizzare la sensibilità del territorio italiano in ciascuna delle centinaia di celle di 25 chilometri quadrati individuate dalla metodologia. L'analisi del grado di naturalità di queste celle ha contributo a completare il quadro della sensibilità del territorio italiano in materia di avifauna.
"Mettiamo il nostro lavoro a disposizione anzitutto delle amministrazioni, invitando fortemente a tenerne conto - ha commentato il presidente della Lipu, Alessandro Polinori - e rivolgiamo un appello accorato agli attori sociali, del mondo imprenditoriale, dell'associazionismo e delle comunità locali, affinché si avvii una nuova fase, di dialogo, ragionevolezza, collaborazione e considerazione di tutti i valori in gioco".
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