Lamezia Terme - “Un Menù Tipico Lametino, un evento storico, volto alla raccolta di ricette ufficiali che resteranno nella storia del lametino e mi auguro nella storia del mondo” queste le premesse che hanno aperto la riunione durante la quale sono stati decretati i piatti tipici del Menù Lametino. Caputo e gli altri organizzatori tengono molto a questo progetto perché “nel territorio lametino bisogna portare sviluppo, e perché no, possiamo iniziare proprio da questo, dal cibo e dalle materie prime e buone che abbiamo”. Chiamati in causa a scegliere il Menù Tipico Lametino, non sono stati grandi chef stellati, ma la popolazione, perché è quella che davvero si deve indentificare nei piatti della propria terra, che li vive e li assapora. Dodicimila sono state le persone che hanno votato i piatti da inserire nel menù.
Per primi hanno capeggiato, la pasta e fagioli con legumi rigorosamente del territorio lametino, la pasta al ferretto con carne di capra, anche qui la carne sarà solo ed esclusivamente lametina e la pasta con le sarde fatta con la mollica di pane di Lamezia che, come dice Caputo, “ad esempio il pane del Quartiere Capizzaglie ha qualcosa in più. Con le sarde ad esempio del nostro golfo” aggiunge. Per i secondi, ad avere la meglio, è stato il baccalà fritto con le olive che si distingue per l’ammollatura e per la panatura, e per il tipo di merluzzo di 20 chili e pescato all’amo, l’altro secondo preferito dalla giuria popolare sono state le melanzane ripiene che si distingueranno per il ripieno “antico” fatto nella zona lametina come 60 anni fa, con la carne del “boccaccio” e con il salame o la soppressata. Durante l’incontro sono stati affrontati altri tempi come quelli della cucina vegana e vegetariana e anche per i celiaci, per poi inserire piatti idonei nel Menù Tipico Lametino.
A.B.
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