Ministro Matteo Piantedosi a Crotone per evento Pon Legalità: "Qui in risposta a tragedia Cutro"

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Crotone - Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi è arrivato a Crotone dove sta partecipando alla manifestazione nazionale di chiusura del Pon Legalità sul tema "Costruiamo legalità. Risultati, sfide e contributi per il futuro", ospitata nell'auditorium dell'istituto 'Pertini-Santoni' della città calabrese. Il ministro, che non ha inteso rilasciare dichiarazioni, nel pomeriggio presenzierà nella Prefettura di Crotone, ad una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Franca Ferraro.

Naufragio Cutro, Piantedosi: "Stato non si gira dall'altra parte"

"Lo Stato non si gira assolutamente dall'altra parte farà tutto quello che gli compete per indennizzare le vittime di questa drammatica tragica sciagura accaduta a febbraio". Lo ha detto il ministro dell' interno Matteo Piantedosi parlando con i giornalisti a margine della manifestazione conclusiva del Pon 2014-2021 in corso a Crotone. Piantedosi ha commentato così la richiesta di estromissione del Fondo garanzia delle vittime della strada citato come responsabile civile nel processo contro gli scafisti del caicco naufragato a Cutro il 26 febbraio causando la morte di 94 persone, dei quali 35 bambini, oltre ad una decina di dispersi. Secondo il ministro dell'Interno la richiesta, presentata dalla senatrice Giulia Bongiorno che rappresenta la Consap dove è istituito il fondo di garanzia per le vittime, "è un dato formale, una di quelle eccezioni processuali che si fanno in contesti giudiziari, ma lo Stato non si volta dall'altra parte".

"Evento a Crotone per risposta data a tragedia Cutro"

"La sicurezza è diritto di libertà e la intendiamo come prerogativa di forze ordine ed istituzioni che agiscono quando si rompono i meccanismi legali. Legalità è qualcosa di diverso e quando abbiamo pensato di cambiare il Pon sicurezza a legalità abbiamo pensato ad una affermazione di libertà che partisse dal basso". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi intervenendo a Crotone alla manifestazione conclusiva del Pon 2014-2021 svoltasi nell'auditorium dell'Istituto Pertini-Santoni. "Abbiamo voluto farla a Crotone - ha aggiunto il ministro - per il valore simbolico della risposta di questa popolazione alla tragedia Cutro. Questo è un luogo dove colgo la tolleranza che è approccio umano che riguarda consapevolezza del problema fondato su millenni di cultura del rispetto degli uomini senza approcci ideologici. Potrei parlare così di tutta la Calabria". Il ministro dell' interno nel complimentarsi con gli studenti crotonesi : "nessuna società nasce incline a respingere i temi della legalità, ma ogni società deve essere aiutata a fare emergere i valori della legalità attraverso, come è scritto nei cartelli che sono stati preparati, il rispetto del patrimonio delle persone e delle leggi". Piantedosi, che ha evidenziato l'importanza di aver svolto la manifestazione in una scuola, "primo baluardo di legalità", ha paragonato la mafia al nazifascismo che "hanno in comune di vivere il rapporto tra persone non sul rispetto ma sulla violenza e prevaricazione". Agli studenti, che lo hanno avuto come ospite in una trasmissione della web radio della scuola Radioattiva.it, il ministro dell' interno ha detto: "io sono stato coinvolto nel passaggio da Pon sicurezza a Pon legalità. Abbiamo voluto sottolineare le esigenze di sollecitare società ad affrontare problemi da basso. Chiudere qui in una scuola non è fine a se stesso perché dobbiamo valorizzare la cultura legalità nelle scuole. La società fuori di qui, cari ragazzi siete anche voi per ciò tutto quello che vivete qui dovete proiettarlo fuori".

Occhiuto: 'Stato costruisca opportunità presupposto legalità'

"Lo Stato deve recuperare interesse in questa parte di Italia facendo il suo dovere attraverso sue articolazioni per costruire opportunità che sono il presupposto della legalità". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo, a Crotone, alla manifestazione conclusiva del Pon legalità alla presenza del ministro Matteo Piantedosi. Occhiuto ha espresso "la riconoscenza della Regione al ministro per l'attenzione ai problemi della Calabria. Io governo una regione complicata. Ogni giorno combattiamo contro stereotipi costruiti dalla 'ndrangheta. La 'ndrangheta fa schifo, ma non deve diventare alibi per gli incapaci e a chi dice che la Calabria non si può governare. Questa parte della Calabria ha bisogno di più opportunità e paga il prezzo dell'isolamento purtroppo consolidato. Affermare la presenza dello Stato significa affermare la forza contro criminalità, ma anche nella infrastrutturazione". A proposito del programma per la legalità, Occhiuto ha sostenuto che "per la Calabria testimonia l'impegno congiunto da parte dello Stato, dell'Agenzia per i beni confiscati alla mafia e del Ministero dell'Interno e anche della società calabrese. Sono la dimostrazione che lo Stato è presente, prende immobili costruiti dalle cosche e li utilizza per fini sociali. Quando sono abusivi li demolisce come avverrà da qui a qualche settimana a Torre Melissa. Questo significa che lo Stato c'è. Il governo nazionale e lo Stato devono dimostrare la loro presenza non soltanto nell'attività di repressione, che pure è necessaria, ma con la presenza nelle attività per esempio di infrastrutturazione affinché il degrado, la povertà, la marginalità non costituiscono ostacoli di sviluppo".

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