Openpolis: in Calabria 133 scuole a rischio idrogeologico. A Lamezia classi sicure, a Martirano Lombardo edifici in zona "rossa"

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Lamezia Terme – I comuni calabresi nei quali sono presenti istituti scolastici statali che sono stati costruiti in aree soggette a vincolo idrogeologico sono 79 per un totale di 133 scuole che insistono su area a rischio frana o alluvioni. Il dato emerge da un recente studio di Openpolis – svolto insieme all'impresa sociale Con i bambini – secondo il quale il 18,4% della superficie nazionale è classificato nelle categorie di maggiore pericolosità per frane e alluvioni. Il 6,7% invece è il dato corrispondente agli edifici scolastici censiti in aree soggette a vincolo idrogeologico.

Provincia di Catanzaro

Nel Catanzarese la situazione più critica è quella del comune di Martirano Lombardo dove tre edifici scolastici su tre si trovano in aree soggette a vincolo. Non va meglio a Gimigliano dove le scuole a rischio sono tre su un totale di 4 edifici statali. Dallo studio emerge che nessuna delle 60 scuole statali presenti sul territorio di Lamezia Terme è stata costruiti in aree soggette a vincolo idrogeologico. Stesso risultato, con le dovute proporzioni, anche in diversi comuni del Lametino come Maida, Falerna, Gizzeria, Soveria Mannelli in cui la percentuale di scuole costruite in aree a rischio è pari allo 0%.

Altre province

Nel Cosentino sono 41 in totale i comuni su cui sono presenti scuole costruite su aree a rischio. Le situazioni più critiche si trovano a Belvedere Marittimo con 5 scuole a rischio su 9 e nei comuni di Acquaformosa, Belsito, Buonvicino, Calopezzati, Falconara Albanese e Nocara dove gli edifici scolastici segnano il 100% di rischio. Nel Crotonese i comuni considerati dallo studio sono soltanto due: Santa Saverina (2 scuole su 4 rischio) e di Cirò Marina (una scuola a rischio su 19). Nel Reggino i comuni interessati dal rischio sono 19 con Canolo e Placanica che segnano il 100% di rischio. Nel Vibonese, dove i comuni interessati dallo studio di Openpolis sono 6, Simbario, Monterosso Calabro e Limbadi segnano il 100% di rischio in percentuale.

Da quanto descritto emerge che i comuni maggiormente interessati dal rischio idrogeologico sono quelli interni, montani o rurali. Secondo l'Ispra “l’abbandono delle aree rurali montane e collinari ha determinato un mancato presidio e manutenzione del territorio. I cambiamenti climatici in atto stanno inoltre determinando un aumento della frequenza degli eventi pluviometrici intensi e, come conseguenza, un aumento della frequenza delle frane superficiali, delle colate detritiche e delle piene rapide e improvvise”.

Bruno Mirante

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