Sanità, dimissioni di medici alla clinica Sant'Anna di Catanzaro: sospese le attività

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Catanzaro - Sospese le attività sanitarie all'interno della clinica Sant'Anna di Catanzaro. Con una comunicazione inviata fra gli altri al presidente della regione e commissario ala Sanità, Roberto Occhiuto, i vertici della casa di cura comunicano lo stop delle attività. Da quanto si apprende, le motivazioni sarebbero due: da una parte un focolaio Covid che dalla fine di gennaio ha colpito le corsie della clinica e provocato l'infezione di almeno una decina di pazienti, dall'altra però vi sarebbero ragioni di carattere organizztaivo. Il Cda della struttura - già al centro di un'inchiesta giudiziaria e di un conseguente braccio di ferro con l'Asp - è stato da poco rinnovato e ciò avrebbe provocato una dura reazione del personale medico, con dimissioni quasi in massa di una decina di professionisti. Da qui la materiale impossibilità di garantire le prestazioni sanitarie e la comunicazione ufficiale della sospensione delle attività.

Reazioni

Saccomanno(Lega): "Situazione inquietante"

"Abbiamo difeso il Sant'Anna Hospital come polo di eccellenza e modello operativo per aver salvato migliaia di vite umane. Pensavamo che la questione fosse limitata solamente al mancato o ritardato pagamento delle somme dovute, ma oggi, invece, si apprende di altre questioni rilevanti sotto l'aspetto contabile e no. In questo difficile contesto, però, nessuno sta pensando ai tantissimi pazienti che, nella struttura, venivano accolti e veniva loro prontamente salvata la vita". Lo afferma, in una nota, Il Commissario regionale della Lega, Giacomo Saccomanno. "Oggi apprendiamo che il Sant'Anna - aggiunge - ha quasi chiuso i reparti. Nessun intervento verrà eseguito ed i pazienti in attesa dovranno essere trasferiti. Un danno pesante per persone che vivono tra la vita e la morte e che si erano affidate ad un polo di eccezionale valenza. Un altro pesante disastro per la sanità calabrese. Infatti, il problema della mancanza di strutture e di un sistema sanitario adeguato si ripercuote sia sui malati che hanno difficoltà a curarsi e sia sul deficit esistente, in quanto, naturalmente, il paziente, se può, va via. Ed oggi si è solo pensato al Covid senza, però, considerare opportunamente al dopo, dinnanzi a un sistema sanitario disastrato e che è interessato da molte ombre e da poche luci. Non sembra che il paziente, che prima trovava conforto al Sant'Anna, oggi possa avere risposte adeguate dal sistema pubblico. Molti pazienti, preferiscono andare fuori regione, se possibile, ed altri hanno rinviato controlli e visite, non essendoci gli spazi sufficienti. Non vogliamo generalizzare. Vi sono, sicuramente, le eccezioni e di questo bisogna ringraziare la classe dei medici, degli infermieri, degli ausiliari che, con evidente spirito di sacrificio, hanno mantenuto in piedi una sanità cadente. Ma, oltre ai malati di Covid esistono anche altre categorie con problemi seri, come i cardiopatici, gli oncologici e, comunque, tutti quelli che hanno bisogno di controlli, cure ed interventi celeri. Di questi ci siamo quasi dimenticati. Gli ospedali sono al collasso e per potersi curare bisogna mettersi in fila, se vi è il tempo, o farsi raccomandare per poter ricevere un qualcosa che è un diritto". "Che le inchieste vadano avanti - conclude Saccomanno - e colpiscano i responsabili, ma i pazienti calabresi hanno il diritto di potersi curare nella normalità. E questa condizione, allo stato, non esiste e, certamente, non è solo colpa del Covid".

Donato: "Occhiuto deve intervenire"

"Mentre la politica catanzarese ormai da anni discute solo di incarichi e candidature, un altro pezzo importante della sanità e della storia della città rischia di venire giù. Le notizie che arrivano dalla prestigiosa struttura Sant'Anna Hospital sono pessime e se fossero confermate aumenterebbero le nostre preoccupazioni". Lo afferma, in una nota, il candidato sindaco di Catanzaro Valerio Donato. "Pare infatti - prosegue - che interventi chirurgici e ambulatoriali programmati siano stati sospesi, anche alla luce delle dimissioni di alcuni sanitari. La crisi senza fine del Sant'Anna Hospital, struttura di assoluta eccellenza, è lo specchio di una città in chiara difficoltà e che avrebbe bisogno di risposte forti. Risposte che, evidentemente, stentano a venire da una classe politica avvitata su sé stessa e preoccupata piuttosto del mantenimento dello stato attuale delle cose. Non posso e non voglio entrare nel merito degli errori e delle responsabilità, anche individuali, che hanno portato alla crisi del Sant'Anna e all'attuale situazione di incertezza. Dico solo che l'ondata di solidarietà che si è registrata in città verso i dipendenti ed i professionisti che si sono battuti per la salvezza della struttura, non ha trovato una risposta forte da parte delle istituzioni. Se c'è ancora uno spiraglio in questa dolorosa vicenda, e io ritengo che esista, bisogna cercare di tenerlo aperto". "Il presidente Occhiuto, che è anche Commissario straordinario della sanità - dice ancora Donato - può e deve intervenire. Altrimenti, tutti i discorsi su 'Catanzaro città della buona sanità' lasceranno il tempo che trovano. Una via d'uscita deve comunque esserci per un'eccellenza sanitaria che ha assistito negli anni migliaia di calabresi, evitando un'ennesima emorragia sanitaria verso altre regioni, soprattutto in campo cardiologico e cardiochirurgico. L'unica cosa certa che mi sento di dire è che nessuno, di fronte al rischio di chiusura del Sant'Anna Hospital, può girarsi dall'altra parte. E' un dovere morale nei confronti dei dipendenti, degli ammalati e dell'intera città".

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