Lamezia Terme – “Non ho fatto accordi né con Murone né con Lo Moro: sono un uomo libero”: esordisce così il candidato a sindaco Gianpaolo Bevilacqua nel suo comizio finale in piazza Fiorentino. Vicino a lui sul palco il coordinatore delle sue liste Giovanni Andricciola, il referente regionale del Movimento Indipendenza Luigi Colosimo, il sindaco di Castrolibero Orlandino Greco, suoi sostenitori, che nei loro discorsi esprimono la chiara speranza di un ballottaggio che possa dare a Bevilacqua l’opportunità della vittoria. “Gianpaolo ha già vinto la campagna elettorale dello stile, del coraggio, della correttezza, diversamente dai suoi avversari” dice in particolare Colosimo. Non parla effettivamente dei competitors nemmeno in questa occasione il candidato Bevilacqua, fuorché per assicurare di non essere sceso a patti.
Il suo discorso si concentra invece sul programma, particolarmente sul progetto di “istituire a Lamezia un assessorato all’Agricoltura, importante volano di sviluppo del territorio, la riapertura della sala comunale di Sambiase e della Fiera Agricola, sempre nella massima trasparenza. Io sono una persona disponibile, mi piace stare fra la gente, e il mio sarà un Comune aperto ai cittadini. Sceglierò assessori di altissima qualità, di grande spessore. Se vorrete aiutarmi a cambiare il volto di questa città con il vostro voto, io sarò sempre a disposizione di tutti voi”. Alle 21, sul corso Giovanni Nicotera, isola pedonale, l’ultimo comizio di Bevilacqua con i candidati al consiglio comunale.
Giulia De Sensi
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