Più sicurezza nei locali notturni: firmato protocollo tra Prefettura, forze dell’ordine e comuni rivieraschi

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Catanzaro - Sottoscritto dal Prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, dai Vertici territoriali delle Forze di Polizia, dai Sindaci e Comandanti delle Polizie Locali dei Comuni rivieraschi, dal Presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia e dai rappresentanti delle Associazioni di categoria, (dal Presidente FIPE Confcommercio, dal Presidente SILB Confcommercio e dal Direttore Generale Confesercenti per la Calabria) un Protocollo d’intesa finalizzato a rafforzare le strategie di prevenzione dei fenomeni illegali connessi alle attività di intrattenimento, negli esercizi pubblici e nelle discoteche.

Protocollo d’intesa "per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici e delle discoteche Della provincia di Catanzaro" tra Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Catanzaro e le Forze di Polizia: Questura di Catanzaro; Comando Provinciale dei Carabinieri di Catanzaro; Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro; Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catanzaro e gli Enti Locali: Comune di Catanzaro, Lamezia Terme, Soverato, Borgia, Falerna, Gizzeria, Montepaone, Sellia Marina, Stalettì, Comandi Polizie Locali e le Associazioni di categoria: Camera di Commercio, FIPE Confcommercio, SILB Confcommercio, Confesercenti.

L’atto pattizio persegue il duplice obiettivo – anche mediante una più stretta collaborazione con i gestori dei locali da ballo – di favorire una sempre più diffusa cultura della legalità, soprattutto nelle giovani generazioni e di incrementare i livelli di sicurezza all’interno ed in prossimità degli esercizi, nel quadro di aggiornate strategie di prevenzione di eventi illegali e pericolosi. Associazioni di categoria, esercenti ed Istituzioni sono chiamati pertanto ad impegni reciproci nello spirito di coniugare le esigenze del sano intrattenimento con quelle della sicurezza interna ai locali, onde scongiurare ogni fenomeno degenerativo. Molteplici sono gli ambiti in cui il Protocollo si muove e che comprendono le campagne informative presso le scuole a cura delle Organizzazioni di categoria e l’introduzione di misure premiali per gli esercenti aderenti al Protocollo che adotteranno un codice di autoregolamentazione.

Specifica attenzione è riposta agli impegni nell’innalzamento delle soglie di controllo mediante l’istallazione di impianti di videosorveglianza, di rilevatori del tasso alcolemico, nell’intensificazione delle aree d’illuminazione esterna ed in tema di formazione del personale dipendente, con l’individuazione di una figura specifica di “referente per la sicurezza” incaricato di interagire con le Forze di Polizia per i profili di attuazione dell’intesa.  Ciascun gestore dovrà dotarsi inoltre di una sorta di “codice di condotta” dell’avventore da pubblicizzare sui siti web del locale e da affiggere materialmente nel locale. Particolari misure organizzative sono richieste per la tutela dei minori in materia di divieto di somministrazione di bevande alcoliche. Cruciale è la fattiva collaborazione con le Forze di polizia, soprattutto in occasione di particolari eventi ad elevato richiamo di pubblico che presentano accentuati profili di rischio, ovvero in presenza di situazioni sospette o potenzialmente pericolose all’interno o nelle immediate adiacenze degli esercizi. Di particolare rilievo il monitoraggio dei limiti di capienza del locale e la predisposizione di un congruo servizio di vigilanza interno.

“Lo scopo – ha manifestato il Prefetto De Rosa – è quello di diffondere una formula del divertimento responsabile, prevenendo condotte pericolose o, peggio, illegali, nei locali e nelle immediate vicinanze e di rafforzare la collaborazione tra gestori e Forze dell’Ordine attraverso la segnalazione tempestiva di situazioni critiche. Ciò anche al fine di incentivare, tra gli operatori del settore, un circuito virtuoso improntato a precisi standard di sicurezza e legalità mediante il riconoscimento di un sistema di reputazione positiva nel settore dell’intrattenimento notturno”. In tale direzione si inserisce altresì un’autodisciplina sul rispetto dei limiti di decibel per arginare forme di inquinamento acustico e pregiudizi per la salute pubblica.

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