Miglierina - In occasione della Giornata Mondiale del Migrante, "Miglierina si presenta oggi come simbolo vivo di fraternità universale e di rinnovata accoglienza. Il borgo calabrese, incastonato tra le colline del Sud Italia, lancia un messaggio potente: sotto la stessa luce, popoli lontani e culture diverse possono ritrovarsi unite in un destino comune. È sotto il segno di “Terre Sorelle” che si celebra un ideale alto e profondamente umano: quello di una sola umanità, capace di riconoscersi oltre i confini geografici, dagli Stati Uniti d’America agli esuli e ai migranti dall’Africa, passando per le famiglie e i cittadini del borgo stesso, Miglierina diventa oggi crocevia di esperienze e incontri, un laboratorio umano e spirituale dove la parola “fraternità” prende forma concreta".
In un’epoca segnata da divisioni e crisi, "i piccoli borghi - raccontano in una nota - possono diventare fari di speranza e modelli alternativi di sviluppo, capaci di rimettere al centro la persona e la comunità. Miglierina, con la sua tradizione di accoglienza e la sua visione di apertura, dimostra come turismo, migrazione e rinascita sociale non siano percorsi paralleli, ma parte dello stesso cammino. “Miglierina, il borgo della luce, la luce della fraternità” — questo non è solo uno slogan evocativo, ma un progetto reale che prende corpo tra le sue strade antiche, tra i sorrisi di chi arriva e lo sguardo ospitale di chi accoglie. La luce è quella che guida e unisce, simbolo di conoscenza, apertura e riconoscimento reciproco. Un’eco che richiama antiche sapienze, tra cui quella rosacrociana, dove la luce non è solo fonte di calore ma principio attivo di trasformazione, che apre alla consapevolezza di essere parte di un’unica fraternitas humana".
Il piccolo borgo calabrese si propone come "un ponte tra passato e futuro, tra antiche tradizioni e nuove opportunità. Attraverso programmi di accoglienza diffusa, ospitalità esperienziale, percorsi di integrazione socio-lavorativa e progetti di rinascita rurale, Miglierina mostra come la sfida dello spopolamento possa trasformarsi in una straordinaria occasione di rigenerazione umana e territoriale. La giornata del migrante non è dunque solo celebrazione, ma impegno: accogliere chi arriva non è solo un dovere umanitario, ma anche una prospettiva di crescita collettiva. I piccoli borghi possono offrire nuove possibilità di vita, diventando luoghi di coesione sociale, innovazione e rinascita culturale. Il turismo esperienziale si intreccia così con l’inclusione sociale, il ritorno alla terra con la rinascita economica, la tutela dell’ambiente con una nuova spiritualità del vivere insieme".
“Terre Sorelle” è un invito e una promessa: "la promessa di un luogo dove le radici si intrecciano senza soffocarsi, dove le identità si arricchiscono nell’incontro, dove ogni essere umano può sentirsi parte di una comunità globale in un contesto locale Miglierina ribadisce così la sua vocazione a essere luogo di luce, una casa aperta al mondo, in cui ogni volto, ogni storia, ogni cammino trova accoglienza e possibilità. Dai piccoli borghi può ripartire una visione nuova dell’Europa e del Mediterraneo, in cui fraternità, dignità e bellezza siano i cardini di un futuro condiviso".
© RIPRODUZIONE RISERVATA