Lamezia Terme - Si è svolta nei tre centri di Lamezia, in occasione del 2 giugno, la cerimonia celebrativa per la Festa della Repubblica, giunta al suo 78° anniversario, con la tradizionale deposizione di fiori e corone d’alloro presso i monumenti ai Caduti. Dopo la prima parte della cerimonia, presso la Delegazione Comunale di S. Eufemia Lamezia, e subito dopo presso il Monumento ai Caduti di Corso Numistrano, alle 11 l’amministrazione ha partecipato alla celebrazione eucaristica del Corpus Domini presso la Chiesa Matrice, presieduta dal vescovo Monsignor Serafino Parisi. Successivamente le autorità civili, militari e religiose presenti hanno raggiunto in corteo il Monumento ai Caduti di piazza 5 Dicembre, per la deposizione della corona d'alloro.
Parte ringraziando le Forze dell’Ordine, presenti con i propri rappresentanti, le Associazioni e la Croce Rossa, il discorso del presidente del Consiglio Comunale Nicotera, per poi proseguire con un elogio della Carta Costituzionale, redatta dai Padri Costituenti, particolarmente Calamandrei, “in cui la parola “compromesso” assumeva un significato positivo di sinergia fra le forze politiche, diversamente da quanto accade oggi. La Costituzione non è carta morta, ma frutto del sangue e della Resistenza di molti, Bibbia laica dello Stato”. Coglie invece l’occasione per far riferimento alle elezioni prossime l’onorevole Furgiuele, rivendicando la “sovranità italiana sull’Italia”, contrapposta a quella europea. Dopo essersi unito al ringraziamento nei confronti delle Forze dell’Ordine, incentra il suo discorso sul primo articolo della Costituzione il sindaco Mascaro. “Stiamo operando perché il lavoro sia un diritto garantito per tutti, e perché sia tutelato, e le tragiche vicende delle morti sul lavoro diventino un lontano ricordo. Dobbiamo inoltre lavorare affinché non si creino fratture, divari, differenze e gradini sociali, perché tutti i nostri figli abbiano la possibilità di realizzare le proprie aspirazioni e i propri sogni”.
Giulia De Sensi
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