Condivisione e incontro per la festa dei nonni svolta all'istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Martirano

zamogna_19223.jpg

Martirano - "In occasione della Festa nazionale dei nonni, istituita dalla legge n. 159 del 31 luglio 2005, l’istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Martirano ha aperto le porte a un piccolo esercito di anziani e anziane  allo scopo di “celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale” ed evidenziarne l'influenza positiva nel processo di crescita delle giovani generazioni. L’occasione è stata spunto di riflessione e di incontro intergenerazionale nelle classi attraverso la partecipazione di anziani e nonni come fonte primaria di esperienze e di racconti sui diversi percorsi di vita di ciascuno, ognuno ricco di stimoli per i bambini e le bambine" è quanto si legge in una nota.

"Nel plesso di San Mango D’Aquino - spiegano - è stato invitato un nonno in pensione, che in passato è stato medico presso il pronto soccorso di Lamezia Terme. Durante il suo intervento ha parlato dell’importanza dei nonni come sostegno ai figli nella crescita dei nipoti, del valore educativo della scuola e dell’educazione che i nonni stessi trasmettono. Ha ricordato anche i giochi di una volta che favorivano la socialità e lo stare insieme, a differenza di molti giochi di oggi che invece portano spesso alla solitudine. Al termine dell’incontro, i bambini di ogni classe hanno recitato una poesia e la giornata si è conclusa con un canto dedicato ai nonni, “Baci al cioccolato”".

"A Martirano Lombardo - informano - sono entrati in classe i nonni Antonio e Tonino con i quali i bambini hanno trascorso una mattinata speciale attraverso il racconto di storie, esperienze e tradizioni. I nonni non hanno portato libri ma tre sorprese straordinarie: un cesto di fichi raccolti nella loro campagna, un campanaccio testimone dell’antica vita dei pascoli e una zampogna intagliata a mano dal signor Antonio, simbolo di un’arte che unisce mani, cuore e creatività. A Martirano i bambini si sono recati in visita alla residenza per anziani “San Marco”, dove sono stati accolti con amore e con grande attesa. I bambini hanno fatto domande agli anziani della struttura sulla loro infanzia, sulla scuola, sui giochi. Durante la mattinata si è svolto anche qualche momento simpatico: adulti e bambini hanno cantato insieme "Rose rosse per te", rievocando con un sorriso i tempi degli amori giovanili. L’atmosfera si è riempita di emozione, affetto e tanta allegria".

"I bambini della scuola dell’infanzia invece - proseguono - hanno accolto gioiosamente i propri nonni tra canti e poesie e i nonni si sono emozionati per questo momento così pieno di amore e di cura per il loro ruolo. A Conflenti sono state accolte dalla comunità scolastica e dalla Dirigente, dott.ssa Manuela Maletta, le signore Sina e Lena. Le simpatiche nonnine hanno raccontato alle classi le “rumanze” di Jugale e della mamma. La signora Lena, moglie di un defunto maestro del luogo, ha ricordato come un tempo gli alunni per seguire le lezioni, non essendoci sedie, portavano un ciocco di legno da casa per potersi sedere. La signora Sina ha invece mostrato dei cimeli di famiglia ovvero un calamaio in  pietra che si utilizzava negli anni ‘50 e alcune pagelle di quegli stessi anni".

"Al termine dell’incontro - si legge ancora - le nonnine commosse hanno regalato alla scuola un dono davvero speciale, un barometro in legno che il maestro aveva insegnato a costruire ai propri alunni. La dirigente scolastica ha sottolineato il valore simbolico del regalo, “un compito di realtà” di un tempo, un regalo che unisce passato e futuro. A Coscaro la festa si è svolta tra canti, balli e la recita di poesie e filastrocche. I bambini incuriositi hanno intervistato e ascoltato  i racconti e le storie dei nonni e riconoscenti hanno loro consegnato degli attestati di merito. Anche a Motta Santa Lucia si è tenuto un momento dedicato all’incontro tra generazioni, dove i bambini hanno accolto con affetto ed entusiasmo due ultranovantenni del paese. Mentre il mondo corre veloce verso il cambiamento, la scuola ha deciso di fermarsi un attimo e dedicare un momento alla riflessione e alla memoria".

"Gli anziani con la loro saggezza hanno condiviso momenti toccanti di vita quotidiana e ricordi, mentre i bambini hanno ascoltato con curiosità, posto domande e scoperto quanto il mondo sia cambiato. Hanno raccontato di come la scuola fosse un luogo sacro, dell’entusiasmo nel superare le difficoltà e della straordinaria capacità di giocare pur non avendo nulla. Un dialogo tra generazioni in cui le voci e gli sguardi degli anziani si sono mescolate con le voci e gli sguardi emozionati dei bambini. Anziani e bambini si sono uniti in una connessione universale che non conosce età, un ponte tra passato e futuro fatto di vecchi ricordi e nuovi progetti lasciando un segno profondo nel cuore di grandi e piccini".

© RIPRODUZIONE RISERVATA