Lamezia Terme – Roberto Occhiuto ha ancora diversi giorni a disposizione per poter formare la nuova Giunta regionale e ragionare con la coalizione con cui ha vinto per la seconda volta in quattro anni le elezioni regionali, ritornando alla guida della cittadella. È in corso, infatti, il lavoro di verifica della corte d’Appello sugli eletti solo al termine del quale tutti gli eletti saranno proclamati e, quindi, prenderà il via ufficialmente la nuova legislatura. Se, dunque, procede la macchina della “burocrazia” elettorale, altrettanto in moto è quella della politica. Il presidente il giorno dopo la vittoria, in cittadella regionale, ha spiegato che la delicata partita per la formazione del governo sarà frutto di un ragionamento collegiale e di confronto e che nella squadra troveranno spazio eletti e tecnici. I rapporti di forza sono stati già delineati dal voto con una prevalenza a tratti schiacciante di Forza Italia e della lista satellite “Occhiuto presidente”, attorno a questo si aprirà il dialogo con gli altri azionisti di maggioranza a partire da Fratelli di Italia e Lega e Noi moderati. Sul tavolo delle trattative rientrano chiaramente anche le postazioni più delicate come quella di presidente del Consiglio, che alla passata legislatura andò alla Lega con Filippo Mancuso, il quale è stato sì rieletto ma pare voglia puntare a una casella dentro all’esecutivo, facendo scorrere così la lista della circoscrizione Sud e aprendo l’ingresso di palazzo Campanella al lametino Gianpaolo Bevilacqua.
Un posto certo al momento è anche quello di Gianluca Gallo, primo degli eletti a livello regionale con il record di oltre 30mila preferenze. Altro dato da tenere in considerazione è la distribuzione delle deleghe, ad esempio la sanità che – se sarà definita l’uscita del commissariamento – potrebbe essere affidata a un assessore e non trattenuta dal presidente. E ancora il numero degli assessori, al momento per legge devono essere 7 ma Occhiuto stesso ha espresso la volontà di estendere il numero e irrobustire la squadra.
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