Soveria Mannelli – Si è conclusa il 4 agosto la terza edizione del Festival del Lamento, la rassegna culturale che da tre anni anima l’estate di Soveria Mannelli trasformando il lamento – personale e collettivo – in una chiave di riflessione, condivisione e, soprattutto, di comunità. Dal 1° al 4 agosto, il piccolo centro calabrese è diventato crocevia di artisti, giornalisti, attivisti, studiosi e cittadini uniti da un obiettivo comune: dare dignità al dolore, alla fragilità e al bisogno di conforto, attraverso parole, cibo, arte e musica.
Il tema di quest’anno, “Spa-tur-nà-ti” – dal latino sine patre nati – ha toccato corde profonde, evocando la condizione di chi si sente senza patria, dimenticato, spaesato. “Capita di sentirsi spaturnàti, a queste latitudini – ha detto Gaetano Moraca, ideatore e direttore artistico del Festival –. Di credere di non valere niente, di non avere diritto a nulla. E allora si parte, ci si muove, per cercare di dimostrare qualcosa. Ma spesso ci si ritrova solo più lontani da casa.”
Intorno a questa consapevolezza si sono sviluppati i tre momenti rituali che scandiscono il Festival: le Lamentazioni, spazio per il pensiero critico e il confronto; i Refrigeri, momento conviviale di ristoro (anche spirituale); e gli Epicedi, rito di chiusura delle giornate, tra musica e danza, per esorcizzare il dolore.
Tra gli appuntamenti l’intervento della giornalista Annalisa Camilli, il poeta e paesologo Franco Arminio e lo stand-up comedian Davide Calgaro. Presente anche in questa edizione il coreografo Francesco Marilungo ha portato in scena Stuporosa, performance che ha chiuso il Festival. Ma il Festival non è stato solo parole e spettacoli. I laboratori artigianali, le tavolate conviviali, i concerti del Conservatorio di Cosenza, la musica dei dj Mdee e Mattia Roperti, e la festa finale con Felice e Conflenti hanno fatto da cornice a un’esperienza che ha messo al centro il piacere dell’incontro e la bellezza del “lamentarsi insieme”.
Il Festival del Lamento, organizzato da DEDA – Associazione di promozione sociale, con il patrocinio del Comune di Soveria Mannelli e il sostegno di Regione Calabria, GAL dei Due Mari e altri enti pubblici e privati, si conferma un progetto culturale unico nel suo genere: ironico ma profondo, popolare ma raffinato, capace di parlare a diverse generazioni e sensibilità. Gli organizzatori hanno dato appuntamento al prossimo anno.
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