Rifiuti gettati dall’auto, ora si rischia anche l’arresto: in vigore il nuovo decreto del governo

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Roma - È in vigore il decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116 che prevede misure più pesanti per chi viene sorpreso a sporcare. Ora, gettare un rifiuto da un mezzo a motore, in marcia o in sosta, può costare davvero caro. Oltre a multe salatissime chi verrà pizzicato a gettare rifiuti dall'auto rischia grosso: anche l'arresto se l'immondizia viene abbandonata in aree di particolare pregio o aree protette. Oltre a pene più severe per chi inquina, stanziati i primi 15 milioni di euro per le bonifiche. Lo prevede il decreto legge sulla “Terra dei fuochi” approvato dal Consiglio dei ministri e già entrato in vigore. Il decreto introduce misure straordinarie per "contrastare i reati ambientali e restituire legalità ai territori colpiti da roghi e traffici illeciti di rifiuti, tutelando la salute pubblica e l'ambiente".

Lo ricorda Plastic Free Onlus che accoglie con favore il decreto legge entrato in vigore sabato scorso 9 agosto, che introduce un inasprimento senza precedenti delle sanzioni per chi getta rifiuti dai veicoli. La nuova normativa non solo prevede multe fino a 18.000 euro e, nei casi più gravi, l'arresto, ma consente anche l'utilizzo delle immagini delle telecamere pubbliche e private come prova per colpire i trasgressori, eliminando la necessità della contestazione immediata.

"Si tratta di un passo avanti fondamentale nella lotta contro una delle pratiche più vergognose e dannose per il nostro ambiente e la nostra comunità - dichiara Luca De Gaetano, presidente e fondatore di Plastic Free Onlus, associazione dal 2019 nella sensibilizzazione contro l'inquinamento da plastica e rifiuti abbandonati - L'incremento delle sanzioni deve funzionare da deterrente reale: ci aspettiamo che i trasgressori non restino impuniti ma vengano perseguiti, così da lanciare un messaggio chiaro a tutti e porre fine a questo malcostume".  

Il nuovo quadro normativo - spiega l'associazione - distingue tra diversi livelli di gravità: dalla sanzione amministrativa fino a oltre mille euro per i rifiuti minori, all'ammenda penale per i rifiuti non pericolosi, fino all'arresto per abbandono in aree protette o zone di particolare pregio ambientale. Previste anche sanzioni accessorie come la sospensione della patente e, per le violazioni più gravi, la confisca del veicolo, con particolare attenzione ai mezzi aziendali utilizzati per smaltimenti illeciti. Plastic Free Onlus ricorda i risultati ottenuti in sei anni di attività: oltre 8.700 appuntamenti di raccolta organizzati, più di 4,6 milioni di chilogrammi di plastica e rifiuti rimossi dall'ambiente, una rete di oltre 1.100 referenti locali e la collaborazione con centinaia di comuni italiani, grazie al progetto "Comune Plastic Free". "Da sempre lavoriamo per far comprendere quanto un gesto apparentemente piccolo, come gettare un mozzicone o una bottiglietta dal finestrino, abbia conseguenze enormi sul piano ambientale, paesaggistico e sanitario - prosegue De Gaetano - Questa stretta normativa, unita all'uso intelligente delle tecnologie di videosorveglianza, è la dimostrazione che il cambiamento è possibile se si uniscono sensibilizzazione, impegno civico e strumenti legislativi efficaci". Con queste nuove disposizioni, Plastic Free auspica un deciso cambio di rotta: più controlli, più responsabilità individuale e una netta riduzione di quei comportamenti incivili che da troppo tempo deturpano le città e la natura. 

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