Lamezia Terme - Anche quest’anno il Liceo Campanella di Lamezia Terme è stata l’unica scuola calabrese a partecipare alla VII edizione della manifestazione “Per amore del mio popolo non tacerò”, svoltasi a Pomigliano d’Arco dal 14 al 19 marzo, cinque giornate all’insegna della memoria, della riflessione e dell’impegno nel ricordo della figura e della testimonianza di Don Peppe Diana, il sacerdote trucidato nella sua chiesa a Casal di Principe dalla camorra il 19 marzo 1944.
L’iniziativa, organizzata dall’associazione antiracket “Pomigliano per la Legalità” presieduta da Salvatore Cantone con il patrocinio del Comune di Pomigliano e il coordinamento didattico di Vincenzo Gesuele, ha visto impegnati per cinque giornate scuole, amministratori locali, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e della società civile per confrontarsi sull’esigenza di fare rete tra le diverse realtà sociali e istituzionali, per contrastare la criminalità organizzata e quella mentalità mafiosa che spinge a voltarsi dall’altra parte, all’indifferenza.
Le studentesse della 4 A del Liceo Linguistico Maria Chiara Curcio, Caterina Perri e Simona De Filippo, accompagnate dalla docente Michela Cimmino, hanno partecipato alle iniziative dei cinque giorni, al termine di un percorso che li ha visti impegnati già in classe ad interrogarsi sui temi del consumo critico, della prevenzione del fenomeno mafioso attraverso la scuola e l’attività delle varie realtà educative, della pervasività delle mafie che impediscono lo sviluppo libero dell’economia. Le studentesse del Campanella hanno partecipato attivamente al convegno interregionale insieme agli studenti degli istituti superiori della città Castellamare del Golfo e delle scuole cittadine, al corteo cittadino che si è svolto nella giornata di venerdì per le strade di Pomigliano d’Arco, concludendo con la manifestazione finale del concorso “Legalità e solidarietà”. Gli studenti hanno avuto la possibilità di incontrare Tano Grasso, fondatore e presidente onorario Fai e tanti protagonisti della lotta quotidiana alla criminalità organizzata.
Partendo dall’esperienza di “Trame – Festival dei libri sulle mafie”, che ha visto impegnati sin dal primo anno gli studenti del Liceo Campanella come volontari, con il coinvolgimento di volontari di tutte le scuole superiori coordinati dalla docente Michela Cimmino, l’istituto diretto da Giovanni Martello per il secondo anno collabora a un evento che punta a fare rete tra le scuole superiori delle regioni meridionali e a creare i presupposti per una collaborazione strutturata sui temi della legalità, della solidarietà, della promozione di uno spirito di cittadinanza responsabile e propositiva. “Temi che – ha detto la docente Michela Cimmino intervenendo al convegno interregionale - sono all’ordine del giorno nella nostra scuola, che è da sempre forza propulsiva per la città e il territorio. Collaborando in questi anni con l’Associazione Antiracket di Lamezia e il suo presidente Armando Caputo, che ringrazio per il coinvolgimento in questa iniziativa, abbiamo sperimentato come la lotta alla mafia e alla mentalità mafiosa passi da quei gesti di responsabilità e di amore verso se stessi e verso la propria comunità da compiere ogni giorno. E’ quel “per amore del mio popolo non tacerò” di Don Peppino Diana diventa imperativo categorico per ogni cittadino del nostro Paese, in particolare per i nostri studenti che, educati all’amore per il bene comune, possono scrivere una nuova pagina per la nostra Calabria e per il nostro Sud”.
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