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Hai mai pensato che indossare sempre abiti neri potrebbe sembrare una questione di gusto estetico o che potrebbe essere solo per pura praticità. Poi ci sono i soggetti che optano sempre per il Total black nel vestiario che riflette, alcune volte anche l’umore. Ma c’è chi preferisce vestirsi ispirato dai colori dell’arcobaleno. Esistono, inoltre subculture come la Goth o la Punk che hanno fatto del nero una bandiera, trasformandolo in linguaggio visivo e identitario. Anche perchè chi indossa il nero potrebbe voler comunicare più di quanto sembri. Aggiungi che la fretta non ti lascia il tempo per decidere gli abbinamenti e riempi l’armadio di Total black. Così non rischi di sbagliare l'accostamento. Che comunque non è un colore qualunque perché nasconde un universo di significati psicologici e sociali che rappresentano un simbolo, una dichiarazione e una protezione. In alcune culture occidentali il nero viene associato ai termini di eleganza, raffinatezza e potere. E vengono in mente molti uomini di successo che hanno da sempre preferito questo colore da Steve Jobs a Sergio Marchionne a Giorgio Armani.
Infatti il total black indica il desiderio di proiettare un immagine di controllo e autorevolezza in ambienti di lavoro e comunicare serietà, disciplina e decisione. Il nero impone rispetto, senza dover alzare la voce. E la conferma arriva dalla regina della moda, Coco Chanel che rivoluzionò il concetto di eleganza femminile proponendo il nero come tonalità chic per eccellenza con il suo celebre "little black dress" che non era solo un capo d’abbigliamento ma una dichiarazione di indipendenza e raffinatezza. E raccontava la storia del tubino nero iniziata nel 1926 con la sua rivoluzione dal nome “Petite robe noire”, (vestitino nero). Con l’intenzione di creare un abito che fosse comodo in modo da adattarsi al fisico di ogni donna e da poter essere indossato in ogni occasione. Insomma decise che il nero si poteva indossare tutti i giorni creando il primo “Little black dress” simbolo di liberazione e modernizzazione della donna. Inoltre il nero non è solo un colore da mostrare ma anche uno schermo dietro cui nascondersi. E, secondo la psicologia del colore, chi lo indossa con costanza potrebbe farlo come protezione dal mondo esterno, come se volesse costruire una specie di barriera invisibile per isolarsi dalle emozioni troppo forti, dai giudizi e dallo stress quotidiano. In sostanza, è un colore che aiuta a “sparire”, a passare inosservati, ma con stile. Come se fosse un autoprotezione emotiva spesso inconscia. In sostanza, può far sentire al sicuro, soprattutto per chi ha una sensibilità elevata o è introverso. Lungi dall’essere un atto di chiusura, è una strategia per ritagliarsi uno spazio mentale in cui sentirsi a proprio agio. Assume diversi significati dalla vedovanza in tempi remoti a snellire la figura. Sempre. Ma potrebbe anche essere il riflesso di una personalità profondamente introspettiva magari più interessata all’interiorità che all’apparenza. Non solo, è anche il colore del mistero, della riflessione del non detto, è un simbolo di introspezione e di ribellione che rappresenta una presa di distanza dai canoni imposti. Infine esprime una personalità non conforme e fuori dagli schemi. È il nero.