Lamezia Terme, 22 aprile - Il primo dei candidati non eletti nella lista del PD della circoscrizione di Catanzaro per le scorse elezioni regionali, Franco Amendola – assistito dal legale di fiducia, avv. Luigi Sciumbata – ha depositato presso il Tribunale di Catanzaro formale ricorso avverso la proclamazione a consigliere regionale di Antonio Scalzo.
<<L’atto giudiziario poggia sulla certezza che dalla documentazione in nostro possesso, e che è l’unica pertinente la questione depositata presso l’Arpacal e consegnataci direttamente dai massimi dirigenti dell’Agenzia, l’elezione di Scalzo è inficiata da un palese vizio di legittimità determinato dalla sussistenza di una causa di ineleggibilità che non è stata rimossa nei termini prescritti dalla legge>>.
L’intera vicenda prende spunto dall’attività svolta da Scalzo all’interno dell’Arpacal, nella quale – a far data dal 12 agosto 2009 – è stato nominato dirigente medico di II° livello a tempo determinato per cinque anni per lo svolgimento delle funzioni di Direttore dell’unità operativa complessa CERA (Centro di Epidemiologia Regionale Ambientale).
Incarico assegnato a seguito della richiesta di collocamento in aspettativa che lo stesso Scalzo ha formulato all’ASP di Catanzaro presso la quale svolgeva le funzioni di dirigente medico a tempo indeterminato.
<<Ora dai documenti in nostro possesso si evidenzia che Scalzo ha richiesto all’Arpacal in data 10 febbraio 2010 la concessione di aspettativa fino al 31 marzo successivo per potersi candidare alle elezioni regionali. Tale circostanza è chiaramente contra legem in quanto, come sancito dalla specifica normativa, una volta assunto l’incarico a termine è preclusa al dirigente la possibilità di chiedere un ulteriore periodo di aspettativa poiché proprio l’aspettativa non è un istituto applicabile a tale tipo di rapporto di lavoro (Art.2, comma 9 Legge 154/81 recante le norme in materia di ineleggibilità ed incompatibilità alle cariche di consigliere regionale, provinciale e comunale)>>.
E’ del tutto evidente, inoltre, che l’Arpacal è un ente strumentale e totalmente dipendente dalla Regione la quale esercita nei suoi confronti un potere di ingerenza e dirigenza, assicurandosi che l’ente subordinato agisca in conformità alle prescrizioni impartite.
In definitiva proprio dalla condizione di subordinazione di Arpacal rispetto alla Regione Calabria deriva la configurabilità della causa di ineleggibilità in capo a Scalzo qualificabile, a tutti gli effetti, come dipendente della Regione e che per non incorrere nelle prescrizioni di legge avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni dall’incarico.
<<Questo è il più evidente e solare elemento che ci fa ipotizzare un rapido accoglimento delle nostre richieste senza voler anticipare gli altri elementi in nostro possesso e senza voler escludere eventuali richieste alle competenti autorità giudiziarie circa la verifica di elementi di rilevanza penale eventualmente riscontrati dopo una nostra attenta analisi degli atti già da noi in possesso e degli atti che con nota 6723 del 21 aprile u.s. abbiamo già richiesto al competente ufficio pubblico>>.
Franco Amendola
Avv. Luigi Sciumbata
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