Lamezia: piazza della Repubblica, aggiudicati lavori complementari e scavo archeologico

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Lamezia Terme – Sono stati stanziati 38.295,37 euro per i lavori complementari di riqualificazione di Piazza della Repubblica e, nello specifico, per la realizzazione di una rotatoria stradale, all’incrocio tra via Da Vinci, via Volta e la piazza, già cominciati in realtà a marzo scorso ma interrotti perché, nel corso degli scavi, era emerso un antico muro in pietra. Dopo il rinvenimento del muro, infatti, era stato necessario bloccare i lavori e chiedere l’intervento della soprintendenza per i beni archeologici della Calabria che aveva disposto l’isolamento e la pulizia attorno all’antico muro. Era emersa, infatti, la necessità di realizzare lavori complementari, non compresi nel progetto iniziale né nel contratto iniziale. I lavori riguardano l'esecuzione di uno scavo archeologico conoscitivo, la traslazione di una condotta idrica e le opere connesse. Il progetto dei nuovi lavori era stato approvato in Giunta il 5 agosto scorso e si aspettava il parere della Soprintendenza per poter riprendere.

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Oggi è stata pubblicata la delibera con la quale viene impegnata la somma di 31.474,56 euro “corrispondente alla spesa prevista per affidamenti di lavori e servizi e oneri accessori” mentre la somma di 6.820,81 euro è stata inserita nella voce "Imprevisti" del quadro economico. I lavori, anche quelli complementari, sono stati affidati alla prima ditta aggiudicataria, l’Impresa Costruzioni Torchia Pietro, alle stesse condizioni sottoscritte con il contratto originario, per un importo di 21.605,71 euro.

Nella delibera si legge inoltre che è stato affidato all’architetto Salvatore Regio, “alle stesse condizioni sottoscritte con il contratto originario, l'incarico per la svolgimento dei servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria complementari a quelli relativi all'intervento sopra citato comprensivi di attività di rilevazione scavo archeologico […], per l'importo presuntivo e complessivo di euro 4.708,69 (IVA e cassa previdenza esclusi)”. È stato affidato, poi, al dottor Gianluca Perri, archeologo, l'incarico “per lo svolgimento dei servizi relativi all'assistenza allo scavo archeologico ed attività connesse, per l'importo presuntivo e complessivo di euro 1.366,56 (IVA e cassa previdenza esclusi)”. L’intervento di un archeologo era stato ritenuto necessario dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria che ha prescritto l'assistenza giornaliera di un professionista archeologo ai lavori di scavo e movimento terra.

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Per quanto riguarda l’affidamento dell’incarico all’archeologo Perri, nella delibera si precisa che “nell'elenco comunale professionisti per affidamenti di importo inferiore a 100mila euro, alla sezione dedicata (Sezione IX) non sono presenti figure di 'archeologo' e che, per tale ragione, è stata richiesta alla Soprintendenza competente l'indicazione di una terna di professionisti abilitati dal quale è stato selezionato il nominativo dell'affidatario”. 

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