‘Ndrangheta, Operazione “Vulcano”: sequestrati oltre 80 kg cocaina nel porto di Gioia Tauro

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Gioia Tauro (Reggio Calabria) - A seguito della perquisizione dei containers caricati su una cargoship attraccata presso il porto di Gioia Tauro gli uomini della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno eseguito il sequestro di un ingente quantitativo di cocaina, individuando una nuova metodologia di importazione dello stupefacente. Il personale del comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il supporto di Reparti del Comando Regionale Calabria, del Comando Operativo Aeronavale Pratica Di Mare e del Comando Provinciale di Napoli, ha dato, infatti, esecuzione in provincia di Reggio Calabria e di Napoli - con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria - a 12 fermi di indiziato di delitto disarticolando un’associazione per delinquere, aggravata dalla transnazionalità, finalizzata al traffico illecito di cocaina per conto delle potenti cosche di ‘ndrangheta Molè, Piromalli, Alvaro e Crea.

A 11 delle persone sottoposte a fermo sono state applicate le seguenti misure cautelari personali:

  • Michele Zito, 41 anni, custodia cautelare in carcere; 

  • Francesco Gioffrè, 42 anni, alias “Ciccio Cimitero”, custodia cautelare in carcere; 

  • Caterina Ursida, 39 anni, arresti domiciliari; 

  • Ernesto Madaffari, 41 anni, alias “orbo” o “ricchiazza”, custodia cautelare in carcere;
  • Antonio Pavia, 37 anni, alias “u nanu”, custodia cautelare in carcere;
  • Rosario Cunsolo, 41 anni, custodia cautelare in carcere;
  • Giuseppe Nicolaci, 48 anni, custodia cautelare in carcere;
  • Pacifico Belcastro, 31 anni, custodia cautelare in carcere;
  • Tomaso Concas, 59 anni, arresti domiciliari;
  • Luigia Di Casola, 56 anni, arresti domiciliari;
  • Gabriello Savarese, 68 anni, alias “lo zio” o “il comandante”, custodia cautelare in carcere.

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L’operazione denominata “Vulcano” rappresenta l’epilogo della complessa attività investigativa svolta dal Nucleo di Polizia Tributaria - G.I.C.O - Sezione G.O.A. che ha permesso di accertare l’esistenza di un gruppo criminale articolato su più livelli, comprensivo di squadre di operatori portuali infedeli e dotato di elevatissime disponibilità finanziarie, costituito allo scopo di reperire e acquistare all’estero, importare (prevalentemente attraverso i porti panamensi di Cristobal e Balboa), trasportare in Italia attraverso cargoship in arrivo, tra l’altro, nei porti di Rotterdam, Livorno, Napoli, Salerno, Genova e Gioia Tauro nonché commercializzare ingenti quantitativi di cocaina. Le attività di indagine, dichiarano dalla Guardia di Finanza, hanno consentito “di disvelare una nuova metodologia di importazione della cocaina, adottata dall’organizzazione criminale, più sofisticata e, allo stesso tempo, più prudenziale rispetto a quella tradizionale basata sulla “esfiltrazione” della sostanza stupefacente attraverso l’ausilio di operatori portuali infedeli che, sfruttando le mansioni esercitate all’interno degli scali portuali, effettuano, dietro precise disposizioni, l’apertura dei container d’interesse nonché il prelievo del carico illecito”.

A seguito della perquisizione della cabina, quindi, del comandante della cargoship sono stati rivenuti alcuni foglietti su cui erano annotati dei codici alfanumerici per la comunicazione con gli altri membri dell’organizzazione criminale con modalità criptata e gli estremi identificativi di un container con la seguente indicazione: “80 kg”. Pertanto, il container contenente un carico di noci è stato sottoposto a perquisizione riscontrando la mancanza del prescritto sigillo senza, tuttavia, rinvenire la sostanza stupefacente. Nella mattinata odierna i militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria, proseguendo le operazioni di perquisizione dei circa 1500 containers fatti appositamente scaricare dalla predetta imbarcazione, hanno proceduto all’ispezione di un container proveniente da Coronel (Cile) sottoposto a “transhipment” proprio a Balboa (Panama) e diretto a Valencia (Spagna) con un carico di legname. La perquisizione ha consentito di rinvenire 3 borsoni contenenti 73 panetti di cocaina pura per un peso complessivo pari a 83,140 kg, corrispondenti, di fatto, al quantitativo che l’organizzazione aveva commissionato.

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