Lamezia: Presentato "Nel mondo di Grace", il libro di favole della Fasanella

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Lamezia Terme, 2 dicembre - “Leggiamo le fiabe ai bambini, ne hanno bisogno, come anche noi abbiamo bisogno di credere in un mondo incantato”. Con queste parole Grazia Fasanella presenta il suo libro di fiabe, Nel mondo di Grace, edito da Falco Editore, nell’accogliente sala dell’Uniter di Lamezia Terme. La prof.ssa Costanza Falvo D’Urso introduce l’incontro, organizzato in collaborazione con l’AGE (associazione italiana genitori), tracciando un profilo a larghe linee del libro, definendolo “veicolo di messaggi positivi, quali quelli dell’amicizia, della tolleranza e del rispetto”, e rinnovando ai presenti l’invito dell’autrice di lasciarsi investire dalla meraviglia delle favole, in cui “novelli Peter Pan eternamente giovani” cimentarsi, sospesi a mezz’aria, con i voli pindarici della fantasia. Anche l’intervento del prof. Davide Vespier, critico letterario, sottolinea quanto il disincanto del mondo adulto sia quanto di più lontano dalla ricerca del vero senso della vita - “la fiaba può essere considerato un testo esistenziale” –, schiavo com’è, quell’atteggiamento, di una percezione del pudore tipico dell’approccio razionale alle cose, fin troppo esercitato: “Ma ci sono ancora delle domande che restano sopite in fondo all’animo – spiega lo studioso – e le fiabe possono risvegliarle”. Nel solco dell’analisi cita la scrittrice Cristina Campo: “Le fiabe sono vangeli in miniatura”. E per le prove di sacrificio a cui sono sottoposti i personaggi, e per la presenza ineluttabile del male. Come tanti piccoli mondi replicati sono le fiabe della Fasanella, versioni minute in cui l’autrice proietta il suo universo, le sue più profonde motivazioni, le riproposizioni del suo quotidiano. Perché l’ispirazione viene scagliata per aria, ma dai gesti d’ogni giorno reale.

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Perché le fiabe danno l’opportunità “di vivere in un mondo che altrimenti non potremmo vivere”, realizza la prof.ssa Delly Fabiano, docente di matematica con il piglio umanista - “anche la matematica ha un’anima”, confessa contro ogni pregiudizio -, nonché amica di Grazia. E incalza contro ogni aspettativa: “Solo in queste pagine possiamo ritrovare i riferimenti importanti che abbiamo orami perduto”. Lega tutto alla magia del momento, Grazia Fasanella, quando legge la storia di una principessina dal cuore triste in attesa dell’amore, mentre la bella voce di Antonella  Zampetta, accompagnata alla chitarra dal maestro Nicola Basile,  rincorre con la melodia il lieto finale della storia e della serata. La scrittrice cosentina rinnova così il suo invito a entrare per quella porta dell’impossibile che solo le favole spalancano e scardinano, “perché la fantasia – è il suo più intimo proclama – genera la speranza e la speranza genera i sogni”. La Zampetta intona “i sogni son desideri...”, e nella sala tutta immersa nell’atmosfera di un passaggio senza tempo e di uno stralcio di spazio rimandato ad un luogo sconosciuto, Cenerentola sembra prepararsi al gran ballo dei ricordi. Quando poi quel canto modula la conclusiva “credi fermamente e il sogno realtà diverrà”, forse tanti desiderano fuggire, anche solo per un po’, spread e matrigne, e magari, perché no, andare a recuperare quella scarpina di cristallo lasciata per strada negli anni. Ma è meglio che i grandi non lo sappiano.

Pasquale Allegro

 

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