Lamezia Terme – Di ritorno dalla vittoria del premio nazionale “Il Gerione”, i ragazzi della compagnia teatrale Cadmo del Liceo Classico F. Fiorentino di Lamezia Terme hanno riportato in scena all’agriturismo 225 “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespare come motivo di ringraziamento verso quanti li hanno seguiti negli ultimi mesi. Il premio della rassegna nazionale di teatro educativo è stato ritirato dai ragazzi il 28 maggio a Quadrivio di Campagna, in provincia di Salerno, premio che i giovani lametini si aggiudicano per il secondo anno consecutivo. Lo scorso anno, infatti, l’opera oggetto di selezione vincente è stata "La maledizione dei Labdàcidi", incentrata sulla storia di Antigone analizzata a partire dal capostipite Laio. Si tratta in entrambi i casi di risultati derivanti dal percorso laboratoriale scolastico portato avanti negli anni dal TeatroP, da un’idea di Piero Bonaccurso e diretti da Pierpaolo Bonaccurso e Greta Belometti, che incidono fortemente sia sulla sensibilità artistica dei ragazzi, sia soprattutto sul loro cammino di crescita, dunque un percorso pedagogico ed educativo. Il tema di quest’anno è stato “L’isola che non c’è” e i ragazzi hanno inteso tracciare un netto paragone tra l’isola che non c’è – sogno utopico, e il bosco fatato che parallelamente corre insieme alle storie dei quattro mortali che si intrecciano con le peripezie del re e della regina. “Abbiamo deciso di portare il nostro sogno utopico messo bene in evidenza da quello che William Shakespeare ci ha insegnato – racconta una delle attrici – di continuità alla commedia dello scorso anno, ‘La maledizione dei Labdàcidi’, dove il tema era invece la comunicazione a 360°, da qui abbiamo fatto un paragone tra i moderni click e quindi il collegamento link per link con la maledizione che si trasmette da padre in figlio”.
In sogno di una notte di mezza estate, è l’amore non corrisposto a fare da sfondo, o i diversi amori che s’intrecciano tra i vari personaggi della commedia ambientata ad Atene, in Grecia. “Gli innamorati sono come i pazzi, ma anche il vero amore può finire”. Bellezza genera gelosia e odio, bellezza genera ancora amore. “Quando una donna può essere più felice di un’altra”. I protagonisti dell’esito di laboratorio teatrale, confermato anche per il prossimo anno presso il Liceo Classico F. Fiorentino di Lamezia Terme sono: Aldo Perri (Lisandro), Arianna Anello Anello (Oberon), Felice Strangis (Demetrio), Francesca Servino (Titania), Giulia Pollice (Leone), Giulia Volpe (Puck), Francesca Benincasa (Elena), Martina Bilotti (Piramo), Paola Costanzo (Ermia), Cristian Mercuri (Tisbe), Laura D’Andrea (Regista), Marella Aiello (Muro), Annalisa Talarico (Chiaro di luna). Che il teatro abbia in sé il dono del comunicare emozioni è da sempre risaputo, che il teatro continui a portare soddisfazioni ed entusiasmo negli animi delle nuove e fresche generazioni si riconferma un fatto assai necessario e di vitale importanza. In un momento storico di totale spaesamento generato nei giovani e nel loro futuro, continui ad essere la passione per il teatro il giusto fermento culturale per una città accogliente del ‘restare’ e non dell’emigrare.
V.D.
© RIPRODUZIONE RISERVATA